Stefano Pioli, nato a Parma il 20 ottobre 1965, è una figura di rilievo nel panorama calcistico italiano, sia come ex calciatore sia come allenatore. Attualmente alla guida dell’Al-Nassr, il suo nome è spesso accostato al ruolo di possibile prossimo tecnico della Nazionale Italiana. La sua carriera è caratterizzata da importanti successi, esperienze diversificate e una crescita costante che lo ha portato a diventare uno dei tecnici più stimati in Italia e all’estero.
La carriera da calciatore e i primi passi da allenatore
Da calciatore, Pioli ha vestito la maglia della Juventus dal 1984 al 1987, conquistando titoli prestigiosi come la Supercoppa UEFA 1984, la Serie A 1985-1986, la Coppa dei Campioni 1984-1985 e la Coppa Intercontinentale 1985. Prima di approdare ai bianconeri, aveva vinto la Serie C1 1983-1984 con il Parma, mentre con la Fiorentina ha conquistato la Serie B 1993-1994.
Il passaggio alla carriera di allenatore comincia nel settore giovanile, con tre stagioni nel Bologna (1999-2002), dove vince il Campionato Allievi Nazionali, e un’esperienza alla Primavera del Chievo. Nel giugno 2003, Pioli debutta come tecnico in prima squadra con la Salernitana in Serie B, portando il club alla salvezza dopo un ripescaggio inaspettato causato dal Caso Catania.
La gavetta in Serie B e l’approdo in Serie A
Dopo la Salernitana, Pioli si alterna tra club di Serie B come il Modena, dove raggiunge i play-off, e il Parma in Serie A, con cui debutta nel massimo campionato nell’autunno 2006. Nonostante una buona partenza in Europa League, la crisi in campionato porta al suo esonero nel febbraio 2007. Successivamente, allena Grosseto e Piacenza, centrando la salvezza in entrambe le esperienze.
Nel 2009 guida il Sassuolo a una storica qualificazione ai play-off di Serie B, mentre nel 2010 passa al Chievo Verona conquistando una tranquilla salvezza. Nel 2011, l’esperienza con il Palermo è molto breve: viene esonerato dopo soli due mesi, prima dell’inizio del campionato.
Esperienze in Serie A: Bologna, Lazio e Inter
Nel 2011 sostituisce Pierpaolo Bisoli sulla panchina del Bologna, conducendo la squadra a una salvezza tranquilla e un nono posto finale nella stagione 2011-2012. Nel gennaio 2014 viene esonerato dopo un avvio di stagione difficile. Successivamente, nel giugno 2014, diventa allenatore della Lazio, con cui vince la finale di Coppa Italia 2014-2015 (persa contro la Juventus) e raggiunge il terzo posto in campionato, qualificandosi per la Champions League dopo otto anni. Tuttavia, nel 2016 viene sollevato dall’incarico dopo una pesante sconfitta nel derby.
Nel novembre 2016 arriva all’Inter per sostituire Frank de Boer. Nonostante un buon rendimento e una serie di vittorie consecutive, la squadra non riesce a risalire la classifica e Pioli viene esonerato nel maggio 2017.
La definitiva affermazione al Milan e l’approdo all’Al-Nassr
Nel giugno 2017 Pioli firma con la Fiorentina, con cui conclude la sua esperienza nel 2019, dimettendosi dopo un periodo di risultati altalenanti. Il vero salto di qualità arriva nell’ottobre 2019, quando il Milan lo nomina capo allenatore, inizialmente tra lo scetticismo generale.
Sotto la sua guida, i rossoneri recuperano competitività, ottenendo la qualificazione in Europa League e poi in Champions League, dove tornano dopo sette anni di assenza. Nel campionato 2021-2022, Pioli conduce il Milan alla vittoria della Serie A, un successo storico che rappresenta il primo scudetto della sua carriera da tecnico. Nel febbraio 2023 è insignito della Panchina d’Oro, riconoscimento ufficiale della FIGC per il miglior allenatore della stagione.
Nel corso della stagione 2023-2024, nonostante un andamento altalenante in campionato e nelle coppe nazionali, Pioli porta il Milan fino alle semifinali di UEFA Champions League, traguardo raggiunto dopo sedici anni. A fine stagione, in accordo con il club, rescinde il contratto dopo quasi cinque anni, venendo sostituito da Paulo Fonseca.
Il 18 settembre 2024 Pioli firma con l’Al-Nassr, squadra saudita, con un contratto triennale da 12 milioni di euro a stagione. Il suo debutto è vincente con un 3-0 contro l’Al-Ettifaq e conclude il campionato al terzo posto, dimostrando subito la sua capacità di adattamento anche in un contesto calcistico completamente differente.
Verso la Nazionale Italiana: un profilo ideale
Il profilo di Stefano Pioli è oggi considerato tra i candidati più validi per la panchina della Nazionale Italiana. La sua esperienza maturata in Serie A, le capacità di gestione del gruppo, la competenza tattica e i successi raggiunti con il Milan rappresentano un bagaglio prezioso per un incarico di tale rilievo. La sua capacità di valorizzare giovani talenti e di guidare squadre in contesti difficili ne fanno un allenatore apprezzato anche a livello internazionale.
Il suo percorso, segnato da fasi di crescita progressiva e da risultati importanti, lo pone come uno dei tecnici italiani più esperti e preparati per affrontare le sfide della guida della Nazionale, in un momento in cui il calcio italiano è alla ricerca di un rilancio a livello mondiale.