Bruxelles, 04 GIU – In linea con il report Draghi, si mira a sviluppare una strategia globale per l’innovazione energetica e a definire un percorso chiaro verso una centrale pilota. L’Ue intende anche creare una governance specifica dedicata alla fusione nucleare
La Commissione europea ha recentemente annunciato un passo fondamentale verso un futuro energetico più sostenibile: l’intenzione di presentare una strategia per la fusione nucleare entro il primo trimestre del 2026. Questo piano rappresenta un’importante opportunità per l’Europa, in quanto mira a sviluppare un’energia pulita e innovativa, in linea con le esigenze di un mercato sempre più competitivo e con le sfide legate alla crisi energetica attuale.
Obiettivi della strategia
La strategia per la fusione nucleare sarà elaborata attraverso una consultazione pubblica che si concluderà il primo luglio. Questo processo ha l’obiettivo di definire un “percorso chiaro” per la costruzione di una centrale pilota a fusione. Tale iniziativa non solo intende colmare le lacune tecnologiche esistenti, ma anche creare un quadro normativo favorevole per l’implementazione di impianti di fusione in tutta l’Unione Europea. L’energia da fusione è considerata una delle soluzioni più promettenti per affrontare la crisi energetica, poiché potrebbe fornire energia in modo quasi illimitato e senza le emissioni di carbonio associate alle attuali fonti fossili.
Contesto e necessità di diversificazione
Il contesto in cui si inserisce questa iniziativa è di grande rilevanza. L’Europa ha un crescente bisogno di diversificare le sue fonti di energia, specialmente alla luce delle recenti tensioni geopolitiche e delle incertezze legate all’approvvigionamento energetico. Con la fusione nucleare, l’Ue ha l’opportunità di ridurre la sua dipendenza da fonti esterne, contribuendo così alla sicurezza energetica dell’area.
Governance e cooperazione
Per garantire il successo della strategia, l’Unione europea intende istituire una governance dedicata alla fusione. Questa struttura faciliterà la cooperazione tra gli Stati membri e gli attori del settore privato, promuovendo la ricerca e lo sviluppo nel campo della fusione nucleare. La governance sarà cruciale per affrontare le sfide scientifiche e tecnologiche legate a questa forma di energia, che richiede investimenti significativi e un coordinamento efficace.