Lussemburgo, 16 giugno 2025 – Si è tenuto a Lussemburgo il Consiglio Energia dell’Unione Europea, un appuntamento cruciale per definire le strategie comunitarie in materia di sicurezza energetica e indipendenza dalle fonti russe. Al centro del dibattito, la roadmap per cessare tutte le importazioni di gas provenienti dalla Russia entro la fine del 2027, un obiettivo ambizioso che la Commissione europea si appresta a formalizzare con una proposta legislativa.
Priorità allo stop delle importazioni di gas russo entro il 2027
I ministri dell’energia dei Paesi membri, tra cui l’Italia rappresentata dal ministro Gilberto Pichetto Fratin, hanno discusso i dettagli del piano europeo che punta a eliminare completamente il metano russo entro il 2027. Il commissario europeo all’Energia, Dan Jørgensen, ha espresso ottimismo sull’ottenimento di un sostegno unanime alla proposta, sottolineando la necessità di garantire la sicurezza dell’approvvigionamento per tutti gli Stati membri, nonostante le preoccupazioni avanzate da nazioni come Ungheria e Slovacchia. Jørgensen ha inoltre evidenziato l’importanza di mantenere i prezzi energetici il più bassi possibile e di assicurare un adeguato supporto dell’Unione europea ai Paesi più vulnerabili.
La proposta legislativa che sarà presentata domani si concentrerà inizialmente solo sul gas, rimandando a una fase successiva la discussione riguardante il nucleare. “Nella prima fase ci concentreremo sul gas: dobbiamo essere molto sicuri di non mettere i Paesi in una situazione in cui non hanno la sicurezza dell’approvvigionamento”, ha dichiarato il commissario.
L’Italia entra nell’Alleanza UE per il nucleare
A margine del Consiglio Energia, si è svolta una riunione dell’Alleanza Ue per il nucleare, promossa dalla Francia e composta da Belgio, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Ungheria, Paesi Bassi, Romania, Slovacchia, Slovenia e Svezia. L’Italia, che fino ad oggi aveva partecipato come Paese osservatore, ha annunciato la propria adesione come membro effettivo, rafforzando così il proprio impegno nel settore nucleare all’interno dell’Unione. Questa decisione rappresenta un passo significativo nell’ambito delle politiche energetiche comunitarie e si inserisce nel più ampio contesto della transizione energetica europea.