Milano, 16 aprile – Il presidente della Comunità ebraica di Milano, Walker Meghnagi, definisce la mozione di Elly Schlein, Giuseppe Conte, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni sul riconoscimento della Palestina un “festival dell’ipocrisia e dell’odio”. Critica la disconnessione dalla realtà sul campo e sottolinea l’odio antiebraico veicolato dai media palestinesi
Il dibattito politico in Italia si accende attorno alla mozione presentata da leader di spicco come Elly Schlein, Giuseppe Conte, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, che richiede il riconoscimento dello Stato di Palestina. Walker Meghnagi, presidente della Comunità ebraica di Milano, ha definito l’iniziativa un “festival dell’ipocrisia e dell’odio”. Le sue dichiarazioni, cariche di indignazione, sollevano interrogativi sulla comprensione della situazione mediorientale da parte di questi politici.
Critiche alla mozione
Meghnagi esprime stupore per la mozione e si domanda se i suoi autori abbiano mai visitato Israele o interagito con esponenti della sinistra israeliana. La sua critica si concentra sull’interpretazione della realtà palestinese, sottolineando che la proposta di riconoscere la Palestina come Stato democratico ignora le violenze perpetrate da Hamas contro i dissidenti palestinesi. Secondo il presidente della comunità, questa visione distorta non solo marginalizza le vittime palestinesi del regime di Hamas, ma sottovaluta anche il pericolo delle milizie jihadiste, responsabili di attacchi contro i civili israeliani.
Incitamento all’odio
Meghnagi punta il dito contro l’“incitamento all’odio antiebraico” presente nei media palestinesi, esprimendo preoccupazione per una narrazione che, a suo avviso, demonizza Israele mentre ignora le complessità della situazione sul campo. Rappresentando una visione che, secondo lui, è prevalente tra i politici italiani di sinistra, il presidente della Comunità ebraica di Milano avverte che la mozione in questione non è solo una critica a Israele, ma un attacco alla comunità ebraica nel suo insieme.