Morriston, 5 luglio 2025 – Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, a bordo dell’Air Force One, ha espresso una forte preoccupazione riguardo al dialogo in corso con il presidente russo Vladimir Putin, definendo la situazione “molto difficile”. Secondo Trump, Putin “vuole andare fino in fondo, continuare a uccidere, non va bene”, sottolineando così il suo dissenso sulla prosecuzione del conflitto in Ucraina.
Il colloquio con Putin e l’inasprimento delle sanzioni
Durante la conversazione con i giornalisti, Trump ha lasciato intendere che potrebbe essere disposto a rafforzare le sanzioni contro la Russia. Nei mesi scorsi, il presidente aveva tentato di persuadere Putin a porre fine alla guerra, ma senza successo. “Parliamo molto di sanzioni – ha affermato Trump –. Capisce che potrebbero arrivare». Dall’altro lato, il presidente russo, per mezzo del suo consigliere Yuri Ushakov, ha fatto sapere che la Russia è pronta a “continuare il processo negoziale” con l’Ucraina dopo i colloqui tenuti a Istanbul, ma “non rinuncerà ai suoi obiettivi”, ovvero “l’eliminazione delle cause di fondo” che hanno portato al conflitto.
Le strategie di Trump e il sostegno all’Ucraina
Parallelamente, Trump ha descritto come “molto strategica” la telefonata avuta con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Nel corso di un’altra conversazione, questa volta con il cancelliere tedesco Friedrich Merz, Trump ha discusso dell’invio di missili intercettori Patriot in Ucraina. Il cancelliere tedesco ha espresso la convinzione che l’Ucraina debba essere protetta, un tema che Trump sembra condividere. Tuttavia, nonostante queste dichiarazioni, l’atteggiamento dell’amministrazione statunitense ha mostrato segnali di rallentamento nell’erogazione degli aiuti militari, suscitando sconcerto tra gli alleati europei, soprattutto dopo l’assenza del segretario alla Difesa Pete Hegseth al recente incontro del Gruppo di contatto sull’Ucraina a Bruxelles.
La complessità del conflitto e le tensioni diplomatiche rimangono alte, con la Casa Bianca che sembra oscillare tra il sostegno militare all’Ucraina e la volontà di negoziare con Mosca, mentre Putin ribadisce la fermezza della Russia nel perseguire i propri obiettivi, senza cedere alle pressioni internazionali.