Teheran, 21 giugno 2025 – L’Iran ha formalmente denunciato il direttore generale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA), Rafael Grossi, davanti al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (Unsc). La denuncia, resa nota dall’agenzia Irna, riguarda il cosiddetto “approccio” di Grossi al programma nucleare iraniano, giudicato parziale e politicamente motivato.
L’accusa iraniana contro Rafael Grossi: violazione di imparzialità
In una lettera inviata al Segretario Generale dell’Onu, António Guterres, e al Consiglio di Sicurezza, il rappresentante iraniano presso le Nazioni Unite, Saeed Iravani, ha sottolineato che le dichiarazioni di Grossi, rilasciate alla vigilia di attacchi israeliani contro l’Iran, hanno gravemente violato il principio di imparzialità. Iravani ha inoltre evidenziato che Grossi “non ha fatto riferimento a risoluzioni analoghe nei confronti di altre minacce o attacchi a impianti nucleari,” lasciando trasparire un evidente squilibrio di giudizio.
Questa denuncia si inserisce in un contesto di crescente tensione internazionale, in cui l’AIEA ha espresso forti preoccupazioni riguardo al programma di arricchimento dell’uranio iraniano. Sebbene l’arricchimento dell’uranio a scopi civili sia legittimo, il ritmo e la quantità dell’arricchimento hanno sollevato dei dubbi sulla reale finalità del programma. Tuttavia, come sottolineato dallo stesso Grossi, al momento non sono state trovate prove capaci di dimostrare un effettivo movimento strutturato dell’Iran verso la produzione di armi nucleari.
Le ultime dichiarazioni del direttore dell’AIEA
Nel corso di un’intervista con l’emittente statunitense CNN, Grossi, ha dichiarato che, fino a oggi, non sono emerse prove dell’esistenza di un programma strutturato da parte dell’Iran finalizzato alla costruzione di armi nucleari.
Nonostante le crescenti preoccupazioni internazionali sulle potenzialità nucleari di Teheran, Grossi ha chiarito che l’Agenzia non ha riscontrato elementi che indichino un avvicinamento concreto alla produzione di ordigni nucleari. “Non abbiamo osservato prove che indichino un movimento strutturato verso la produzione di armamenti nucleari”, ha affermato.
Interpellato sul tempo necessario all’Iran per realizzare un’arma nucleare, Grossi ha preferito mantenere una linea prudente: “Senza dubbio, non è una questione imminente, ma non possiamo nemmeno dire con certezza che si tratti di anni. Queste rimangono solo ipotesi, ed è per questo che affermo che, in realtà, non lo sappiamo”.
Il direttore dell’AIEA ha infine ricordato che, pur con alcune limitazioni operative, l’Agenzia prosegue nelle sue attività di monitoraggio e aggiornamento. “Fino a questo momento, i nostri rapporti non contengono indicazioni di un piano coordinato per dotarsi di armi nucleari”, ha ribadito Grossi, sottolineando l’importanza di basarsi su dati concreti piuttosto che su mere speculazioni.