L’attacco contro un convoglio di rifornimenti sull’asse stradale Dori-Téra
Tre camionisti sono stati uccisi in un raid di “banditi armati” tra il nord del Burkina Faso e il sud-ovest del Niger. Il sindacato di autotrasportatori nigerino Uttan ha condannato l’attacco definendolo “vile e barbaro”, chiedendo misure di sicurezza per le rotte sensibili.
Un tragico attacco ha colpito un convoglio di trasportatori nella regione che segna il confine tra il nord del Burkina Faso e il sud-ovest del Niger. Ieri, tre camionisti sono stati morti. Li ha uccisi un gruppo di banditi armati, un episodio che ha suscitato indignazione e preoccupazione tra le comunità locali e i sindacati di categoria. L’episodio è avvenuto lungo la strada Dori-Téra, un percorso cruciale per l’approvvigionamento della zona.
La reazione del sindacato degli autotrasportatori dopo l’attacco
Il sindacato degli autotrasportatori nigerini, noto come Uttan, ha descritto l’attacco come “vile e barbaro”, esprimendo la sua profonda preoccupazione per la sicurezza degli autisti che operano in aree ad alto rischio. Oltre alle vittime, il sindacato ha riportato diversi feriti, sottolineando l’urgenza di misure protettive da parte delle autorità militari. “I nostri compagni non possono continuare a rischiare la loro vita mentre contribuiscono all’economia del Paese”, ha affermato un portavoce di Uttan.
La crescente violenza nella regione
La regione è da anni teatro di violenza da parte di gruppi jihadisti, che approfittano della precarietà della situazione per compiere attacchi mirati contro le forze di sicurezza e i civili. Già nel novembre 2024, il sindacato aveva denunciato la morte di diversi membri in attacchi simili. Le strade che collegano il Niger e il Burkina Faso sono particolarmente vulnerabili, e l’esercito nigerino ha spesso riferito di attacchi condotti da “terroristi” contro i convogli operativi.
La richiesta di intervento per garantire la sicurezza
La richiesta di Uttan è chiara: è necessario un intervento deciso per garantire la sicurezza di queste rotte vitali. La mancanza di protezione adeguata ha messo in evidenza la fragilità della situazione, non solo per i camionisti, ma per l’intera economia regionale, che dipende dall’efficienza delle comunicazioni e delle forniture. La situazione continua a evolversi, con la speranza che le autorità locali possano adottare misure più efficaci per affrontare questa crisi crescente.