Il procuratore venezuelano Tarek William Saab ha accusato il presidente di El Salvador, Nayib Bukele, di traffico di esseri umani, affermando che chiede 7 milioni di dollari per incarcerare i deportati venezuelani. Saab ha chiesto alla giustizia internazionale di intervenire contro Bukele
Il procuratore generale del Venezuela, Tarek William Saab, ha recentemente lanciato gravi accuse contro il presidente di El Salvador, Nayib Bukele, suggerendo che il leader salvadoregno sia coinvolto in un traffico di esseri umani. Durante un’intervista con l’agenzia AFP, Saab ha rivelato che Bukele riceve somme considerevoli di denaro per imprigionare i cittadini venezuelani deportati nel suo paese. Secondo il procuratore, il presidente salvadoregno avrebbe chiesto addirittura 7 milioni di dollari per la detenzione di questi migranti, definendo tale pratica come un affare sporco che viola i diritti umani fondamentali.
Le accuse e il contesto
Le accuse di Saab non sono nuove per Bukele, che è già stato descritto come un violatore seriale dei diritti umani. Il presidente di El Salvador è noto per le sue politiche aggressive nei confronti dei migranti e per il suo approccio autoritario al governo, che include l’uso della forza contro le manifestazioni e la repressione dei dissidenti. Queste ultime affermazioni rappresentano un ulteriore aggravio alla già tesa relazione tra i due paesi, specialmente in un contesto in cui molti venezuelani cercano rifugio in nazioni limitrofe a causa della crisi politica ed economica che affligge il loro Paese.
Richiesta di intervento internazionale
Saab ha anche esortato la giustizia internazionale a prendere provvedimenti contro Bukele, sottolineando l’importanza di un intervento legale per proteggere i diritti dei detenuti. Ha inoltre richiesto alla Corte Suprema di Giustizia di El Salvador di affrontare le 30 cause legali presentate da uno studio legale che rappresenta il governo venezuelano, chiedendo la libertà incondizionata per i cittadini detenuti.