Il presidente dell’Ucraina: “Tre morti, senza pressioni Putin non accetta neanche una tregua e nemmeno un cessate il fuoco”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha denunciato l’attacco russo a Sumy, evidenziando come la città e le strade siano state colpite con artiglieria missilistica. Zelensky ha sottolineato l’urgenza di pressioni internazionali per fermare le aggressioni. Tre vittime sono già state registrate.
Il recente attacco russo a Sumy ha suscitato una forte reazione da parte del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha descritto l’evento come “brutale” e “mirato contro i civili”. Questo assalto, avvenuto nei giorni scorsi, ha utilizzato artiglieria missilistica per colpire indiscriminatamente strade e aree residenziali, causando feriti e la tragica morte di almeno tre persone. Zelensky ha comunicato la gravità della situazione attraverso il suo profilo Telegram, evidenziando come tali attacchi facciano parte di una strategia russa volta a seminare terrore tra la popolazione ucraina.
Necessità di un intervento internazionale
Il presidente ha sottolineato l’importanza di un intervento deciso da parte della comunità internazionale. “Senza pressioni concrete da parte degli Stati Uniti, dell’Europa e di tutti coloro che hanno voce in capitolo, Putin non accetterà un cessate il fuoco”, ha dichiarato, mettendo in evidenza la continua aggressione russa che non mostra segni di rallentamento. Queste affermazioni giungono in un momento di grande tensione, con le forze russe che continuano a bombardare città e villaggi in tutta l’Ucraina.
La storia di Sumy e la crisi umanitaria
<p>Sumy, con una popolazione di circa 268 mila abitanti, ha una storia ricca e complessa, essendo stata fondata nel XVII secolo da coloni cosacchi. Durante la Seconda Guerra Mondiale, la città subì gravi danni e oggi si trova nuovamente al centro di un conflitto devastante. Le recenti violenze hanno riacceso timori di una crisi umanitaria, costringendo molti cittadini a vivere in condizioni precarie e insicure.
Un’escalation preoccupante
Il bombardamento di Sumy non è un episodio isolato; rappresenta un’escalation preoccupante nella guerra che ha già provocato una grave crisi umanitaria in Ucraina. Le testimonianze dei residenti, spaventati e in preda al panico, raccontano di sirene che squillano e di esplosioni che risuonano nel cuore della città, trasformando la vita quotidiana in un incubo. La comunità internazionale osserva con crescente apprensione, mentre la richiesta di un intervento umanitario diventa sempre più urgente.