Con queste parole, Rita Poggi, madre di Chiara, la giovane uccisa a Garlasco nel 2007, ha voluto rispondere pubblicamente alle speculazioni emerse recentemente in alcuni programmi televisivi
“Siamo disgustati dalle affermazioni fatte in questi giorni dalle varie trasmissioni televisive. Si continua a infangare la memoria di nostra figlia. È veramente disgustoso”. Con queste parole, Rita Poggi, madre di Chiara, la giovane uccisa a Garlasco nel 2007, ha voluto rispondere pubblicamente alle speculazioni emerse recentemente in alcuni programmi televisivi. Il suo sfogo è arrivato in contemporanea a una nota diffusa dai legali della famiglia Poggi, che si muove nella stessa direzione: difendere l’immagine e la dignità della figlia.
Rita Poggi: “Chiara era una ragazza pulita e senza segreti”
Intervistata dal TgR Lombardia, Rita Poggi ha ribadito la limpidezza della vita della figlia: “Nostra figlia era una ragazza pulita, semplice. Non aveva segreti e non aveva amanti. Ho sentito anche quello ieri sera. Non aveva due telefoni. Quello che è grave è che si fanno illazioni su una ragazza che non può difendersi”. A rafforzare questa posizione è intervenuto anche l’avvocato Gian Luigi Tizzoni, da anni legale della famiglia: “Chiara Poggi aveva una vita limpida”.
Il dolore della famiglia Poggi
A distanza di 18 anni dall’omicidio per cui è stato condannato in via definitiva Alberto Stasi, fidanzato della vittima all’epoca dei fatti, l’inchiesta ha preso una nuova piega. Attualmente è indagato Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara, per concorso in omicidio. La riapertura del caso ha riportato il delitto al centro dell’attenzione mediatica, scatenando una nuova ondata di ricostruzioni e dettagli che, secondo la famiglia Poggi, tendono alla morbosità e non rispettano la memoria della vittima. “È stata infangata la sua memoria. E non può neanche difendersi. Quereleremo tutti”, è l’intenzione dichiarata.
Vecchie illazioni che riemergono
L’avvocato Tizzoni, intervistato da Fanpage, ha sottolineato come molte delle notizie recentemente tornate alla ribalta fossero già state smentite in passato, anche in sede giudiziaria. Tra queste, il presunto secondo telefono mai esistito, alcune email scambiate con un’amica contenenti frasi ambigue, e la testimonianza di un uomo oggi deceduto, che parlava di una possibile relazione tra Chiara e un adulto del paese. “Tutte cose già analizzate e che non hanno mai portato a nulla”, ha spiegato Tizzoni.
Il significato del “piccione”
Particolare attenzione è stata data a una vecchia email in cui Chiara scriveva: “Per quanto mi riguarda i miei intrallazzi stanno vivendo un periodo di stasi… il mio piccione al telefono dà sempre soddisfazioni mentre l’altro ultimamente non ci vado troppo d’accordo”. Secondo Tizzoni, il contenuto è stato strumentalizzato. “L’amica destinataria della mail è già stata sentita dai carabinieri, e aveva spiegato che Chiara si riferiva a un collega di lavoro. Anche lui fu ascoltato: aveva un alibi verificato, era in vacanza nel Sud Italia. Non c’era nessuna relazione sentimentale, solo una simpatia”.
L’annuncio delle querele
Alla luce di quanto sta accadendo, la famiglia Poggi ha deciso di agire per vie legali. Le diffamazioni e le insinuazioni gratuite hanno portato i legali a preparare una serie di querele. “Ci siamo già attivati da tempo”, ha fatto sapere l’avvocato Tizzoni. “I tempi della giustizia però sono lunghi. Abbiamo lavoro per sei mesi”. Un passo necessario, secondo la famiglia, per difendere l’onore e la verità su Chiara.