Luciano Spalletti, allenatore di grande esperienza e prestigio nel calcio italiano, ha annunciato oggi in conferenza stampa, 8 giugno alle ore 15.00, di essere stato esonerato dal ruolo di commissario tecnico (ct) della Nazionale Italiana dopo la partita contro la Moldova. La comunicazione è arrivata direttamente dal presidente della FIGC, Gabriele Gravina, che ha deciso di sollevare Spalletti dall’incarico a causa di risultati negativi.
Dichiarazioni di Luciano Spalletti sull’esonero
“Sono stato esonerato”, ha esordito Spalletti, confermando il suo addio imminente alla panchina azzurra: “Il presidente Gravina mi ha comunicato che sarò sollevato dal ruolo di ct della Nazionale dopo la gara contro la Moldova. Mi dispiace, avrei preferito restare e provare a cambiare le cose.” Nonostante la decisione, Spalletti ha sottolineato il buon rapporto con il presidente Gravina, riconoscendo però la necessità di accettare la scelta: “Ho un ottimo rapporto con Gravina, ma prendo atto dell’esonero dovuto ai risultati negativi.”
L’allenatore ha inoltre confermato la sua disponibilità a firmare la risoluzione contrattuale dopo l’ultima partita: “Sarò in panchina domani contro la Moldova, poi darò l’ok alla risoluzione del contratto. Lo devo alla Federazione che mi ha sempre supportato, anche quando i risultati non sono arrivati.”
Riflessioni personali e impegno per l’ultimo match
Spalletti ha espresso un sentimento di delusione profonda, non solo per i risultati ma anche per il suo rendimento personale: “Non ho tirato fuori il meglio da tutti i calciatori e non ho espresso il mio calcio. Sono deluso anche da me stesso.” Ha ringraziato i giornalisti per il loro garbo nel commentare la recente sconfitta contro la Norvegia, aggiungendo che sono stati “fin troppo comprensivi.”
Con un occhio rivolto al futuro, il commissario tecnico ha rilanciato l’importanza dell’ultima gara con Moldova: “Domani dobbiamo vincere e convincere per aprire al meglio il nuovo ciclo della Nazionale, per chi verrà.” Un messaggio di speranza e responsabilità verso la squadra e il movimento calcistico italiano, pur riconoscendo l’impatto negativo causato dai risultati: “Con questi risultati so di aver creato problemi al movimento calcistico italiano e mi dispiace soprattutto per questo.”
Il ruolo di Gabriele Gravina e il contesto federale
La decisione di esonerare Luciano Spalletti è stata presa dal presidente della FIGC, Gabriele Gravina, figura centrale del calcio italiano dal 2018, rieletto per il terzo mandato nel febbraio 2025 con il 98,68% dei voti. Gravina, noto per la sua esperienza pluridecennale nel calcio e la capacità di gestire situazioni complesse, ha comunicato direttamente a Spalletti la sua sostituzione.
Il mandato di Gravina si è caratterizzato per la volontà di rilanciare il calcio italiano, anche dopo la cocente esclusione della Nazionale dai Mondiali 2022. L’esonero di Spalletti si inserisce in questo contesto di rinnovamento e ricerca di risultati concreti, per riportare la Nazionale ai livelli di eccellenza che la storia richiede.
Luciano Spalletti, classe 1959, ha una carriera da allenatore ricca di successi nei club più importanti d’Italia, tra cui Roma, Inter e Napoli, e un palmarès impreziosito da titoli nazionali e riconoscimenti individuali come la Panchina d’Oro. Il suo incarico da ct della Nazionale, avviato nel 2024, si conclude oggi con questa comunicazione ufficiale, in un momento delicato per il calcio italiano che guarda con attenzione al futuro.