Roma, 16 giugno 2025 – Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture, ha espresso un giudizio positivo sulla possibilità di procedere con un taglio delle tasse in Italia. Nel corso di un’intervista rilasciata a Rtl, Salvini ha sottolineato la necessità di una pace fiscale che vada di pari passo con la riduzione dell’Irpef, l’imposta sul reddito delle persone fisiche.
Pace fiscale e taglio delle tasse: un binomio possibile
Secondo Salvini, la pace fiscale potrebbe riguardare più di 20 milioni di italiani, i quali avrebbero la possibilità di rateizzare i pagamenti dovuti al fisco in un arco temporale di 10 anni, con 120 rate mensili senza applicazione di sanzioni e interessi. Il vicepresidente del Consiglio ha spiegato come questo meccanismo consentirebbe allo Stato di incassare somme altrimenti difficili da recuperare, mentre i contribuenti potrebbero tornare a vivere e a fatturare con maggiore serenità. Questa strategia, ha aggiunto, potrebbe fornire le risorse necessarie per una riduzione permanente delle tasse, in particolare sull’Irpef.
I possibili vantaggi della pace fiscale proposta da Salvini
La proposta di Salvini si inserisce nel più ampio dibattito sulle misure fiscali e sulle strategie per sostenere la crescita economica e la capacità di spesa dei cittadini, temi caldi nel contesto politico ed economico italiano degli ultimi anni. La pace fiscale, già introdotta con diverse modalità in passato, si configura come uno strumento per facilitare la regolarizzazione delle posizioni contributive dei cittadini, evitando sanzioni e interessi, e rappresenta un elemento chiave della proposta di riforma fiscale avanzata dal ministro.