Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, si è nuovamente schierato contro le politiche di riarmo italiane ed europee: le sue parole
Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle (M5S), ha espresso con fermezza la sua posizione riguardo al recente appello contro il riarmo, sottolineando come votare a favore di ingenti stanziamenti militari non sia coerente con una visione progressista. In un’intervista rilasciata al Fatto Quotidiano, Conte ha evidenziato la necessità di un approccio coraggioso e responsabile di fronte alle sfide attuali, evitando di illudersi che un aumento degli armamenti equivalga automaticamente a una maggiore sicurezza.
L’appello di Conte contro l’escalation militare
Il leader pentastellato ha spiegato che l’iniziativa non mira a dettare linee politiche interne o creare divisioni tra le forze progressiste italiane, ma piuttosto a favorire un confronto politico di respiro europeo. Del resto, sempre secondo Conte, il Movimento 5 Stelle non pretende di detenere un ruolo egemonico all’interno del centrosinistra, ma vuole contribuire a rilanciare un dibattito serio e aperto. Conte ha infatti ricordato che l’appello ha già raccolto l’adesione di una decina di partiti europei e rimane aperto a ulteriori sottoscrizioni, con l’obiettivo di contrastare un’escalation militare che rischia di trascinare il continente in scelte pericolose e irreversibili.
Il leader pentastellato ha inoltre commentato la situazione internazionale, criticando eventuali piani di intervento militare contro l’Iran e ammonendo sulle conseguenze di una politica che seguirebbe le spinte di figure come Netanyahu o Trump. Secondo lui, tentativi di cambi regime attraverso la guerra si sono sempre rivelati fallimentari e tradirebbero il mandato degli elettori.
Schlein assente a Roma, ma senza tensioni politiche interne
Alla domanda se questo appello potesse rappresentare un problema per la leader del Partito Democratico, Elly Schlein, assente a Roma per un impegno con i Verdi e Socialisti europei, Conte ha risposto con chiarezza. Ha escluso qualsiasi volontà di creare danni o tensioni interne, ribadendo che l’iniziativa è rivolta all’Europa e alle forze progressiste continentali, non a divisioni domestiche.