Il segretario generale ritiene necessaria un’azione urgente verso un trattato globale per fermare l’inquinamento da plastica e promuovere un’economia circolare per un futuro sostenibile
In occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente, il Segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha lanciato un appello urgente per affrontare la crisi dell’inquinamento da plastica, un problema che minaccia gli ecosistemi e la salute umana. Guterres ha sottolineato come i rifiuti di plastica stiano soffocando il nostro pianeta, ostruendo corsi d’acqua e inquinando oceani e terre, arrivando a contaminare anche il corpo umano attraverso le microplastiche rinvenute in organi vitali come cuore e polmoni.
Un cambiamento radicale è necessario
Il segretario generale ha evidenziato che, sebbene ci sia un crescente impegno pubblico per la riduzione dell’uso della plastica e per una gestione più responsabile dei rifiuti, è necessario un cambiamento radicale e veloce. “Dobbiamo andare oltre”, ha affermato Guterres, esortando i leader mondiali a unirsi a Ginevra nei prossimi mesi per un nuovo trattato globale finalizzato a combattere l’inquinamento da plastica. Questo accordo deve essere “ambizioso, credibile e giusto”, con l’obiettivo di promuovere un’economia circolare dove la plastica venga riutilizzata anziché scartata.
L’urgenza della situazione
Inger Andersen, direttrice esecutiva del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP), ha confermato l’urgenza della situazione, rivelando che le microplastiche sono state trovate nel latte materno e nei tessuti umani, suggerendo che l’inquinamento da plastica sta influenzando la nostra salute a livelli allarmanti. I costi economici dell’inquinamento da plastica potrebbero raggiungere, secondo le stime, 281.000 miliardi di dollari entro il 2040, a causa della perdita di introiti turistici, delle spese per la pulizia delle spiagge e della contaminazione delle risorse idriche.
Verso un futuro sostenibile
Andersen ha enfatizzato l’importanza di un approccio circolare che gestisca l’intero ciclo di vita della plastica, sostenendo che solo così potremo ottenere benefici significativi e duraturi per le generazioni future. La plastica, ha concluso, non dovrebbe essere un rifiuto ma una risorsa da reintegrare nell’economia. Questo approccio non solo proteggerà il nostro ambiente, ma garantirà anche un futuro più sano e sostenibile per tutti.