La bimba aveva 3 anni, oggi ne ha 14. La donna e il compagno in carcere
Un caso che ha scosso l’opinione pubblica italiana – e anche quella spagnola – si è concluso con l’arresto di quattro persone coinvolte nel sequestro e nella sottrazione di una bimba, oggi quattordicenne. La madre della giovane, insieme al compagno, è stata arrestata a Valencia, in Spagna, dove si trovava sotto falso nome. Gli investigatori hanno ricostruito che la piccola, all’epoca del rapimento, aveva solo tre anni e che il Tribunale di Milano aveva disposto il suo affidamento al Comune tra il 2013 e il 2014. In quel periodo, la madre si era resa irreperibile e aveva deciso di fuggire con la figlia, dando inizio a un lungo calvario per la piccola.
Quattro persone sono state arrestate per aver sequestrato e nascosto in Spagna sotto falso nome una bimba oggi 14enne. Tra loro la madre e il compagno. La piccola, stando a quanto ricostruito nelle indagini della Procura di Milano, sarebbe stata portata via quando aveva tre anni, in quanto tra il 2013 e il 2014 il Tribunale di Milano ne aveva disposto l’affidamento al Comune. La madre, a quel punto, si era resa irreperibile ed era fuggita con la bambina. La donna e il fidanzato sono ora in carcere.
La rete di complicità
Le indagini, condotte congiuntamente dall’Unità Tutela Donne e Minori della polizia locale di Milano e dal Nucleo Investigativo dei carabinieri, hanno messo in luce una rete di complicità che ha facilitato la fuga e il nascondiglio della bimba. Oltre alla madre e al compagno, che ora si trovano in carcere con un’ordinanza di custodia cautelare emessa tramite mandato d’arresto europeo, anche la nonna e un altro familiare sono stati coinvolti: si sospetta che abbiano fornito supporto logistico in Italia durante tutto il periodo della fuga.
Le accuse e le conseguenze
Il procuratore Marcello Viola ha sottolineato la gravità delle accuse, che comprendono il sequestro di persona aggravato e la sottrazione internazionale di minore. Questi reati non solo violano la legge, ma mettono in pericolo il benessere di un minore, privandolo di un ambiente familiare stabile e sicuro. Le autorità italiane stanno ora lavorando per garantire che la bambina riceva il supporto necessario per affrontare le conseguenze di un’esperienza così traumatica.
Riflessioni sulla protezione dei minori
Questo caso solleva interrogativi più ampi sulle dinamiche familiari e sulla protezione dei minori in situazioni di crisi. La difficoltà di rintracciare i minori sottratti alle autorità legali evidenzia la necessità di migliorare i meccanismi di cooperazione internazionale in materia di tutela dei diritti dei bambini. La speranza è che la piccola possa ora iniziare un nuovo capitolo della sua vita, lontano dai pericoli e dalle incertezze del passato.