La mamma di di Salvatore Calvaruso, il 19enne accusato di strage per l’uccisione di tre ventenni: “Mi dispiace per mio figlio e per le persone uccise”
La madre di Salvatore Calvaruso, il 19enne accusato di strage per l’uccisione di tre ventenni a Monreale, si dice distrutta e dispiaciuta. Il ragazzo è in carcere da ieri e ha scelto di rimanere in silenzio.
La sparatoria a Monreale ha scosso profondamente la comunità locale, lasciando un segno indelebile di dolore e incredulità. La madre di Salvatore Calvaruso, il 19enne arrestato con l’accusa di strage per aver ucciso tre giovani durante una rissa, ha rilasciato una dichiarazione toccante al quotidiano online Livesicilia. “Mi dispiace per mio figlio, per le persone uccise, per tutto quello che è successo. Al momento non sappiamo nulla. Siamo distrutti”, ha affermato, esprimendo il profondo dolore che la sua famiglia sta vivendo in questo momento tragico.
La dinamica della sparatoria
Il giovane, descritto dalla madre come un “grande lavoratore”, si trova ora in carcere, dove è stato rinchiuso dopo essere stato fermato dalle forze dell’ordine. La sparatoria, avvenuta nel cuore della notte, ha coinvolto tre ventenni, i cui nomi non sono stati ancora rivelati. La dinamica dell’incidente è ancora oggetto di indagini da parte della polizia, che sta cercando di ricostruire quanto accaduto.
Testimonianze e indagini
I testimoni hanno raccontato di una rissa tra gruppi di giovani che, in un crescendo di violenza, ha portato all’uso di armi da fuoco. L’eco degli spari ha scosso l’intera comunità, che si sta ancora riprendendo dallo shock. Le autorità stanno conducendo un’inchiesta approfondita, mentre il pubblico ministero ha già avviato le procedure per interrogare Calvaruso, il quale inizialmente ha fatto alcune ammissioni, ma ora ha scelto di mantenere il silenzio.
Riflessioni sulla sicurezza
Questo tragico evento ha sollevato interrogativi sulla sicurezza e sulla gestione della gioventù nella zona. Molti cittadini di Monreale hanno espresso preoccupazione per l’aumento della violenza tra i giovani, chiedendo maggiori misure di prevenzione e intervento. Le istituzioni locali sono chiamate a rispondere a queste inquietudini, mentre la comunità si stringe attorno alle famiglie delle vittime, unendosi nel dolore e nel desiderio di giustizia. La speranza è che eventi simili non si ripetano e che si possano trovare soluzioni efficaci per garantire la sicurezza dei cittadini.