Milano, 3 giu – La misura cautelare era stata chiesta dai pubblici ministeri Roberta Amadeo e Paolo Filippini e si inserisce in un’indagine condotta dalla polizia giudiziaria della Guardia di Finanza
Nuovi sviluppi nel caso delle scommesse clandestine, che negli scorsi mesi ha coinvolto anche noti calciatori italiani come Nicolò Fagioli e Sandro Tonali: i cinque imputati, agli arresti domiciliari dal 21 maggio 2025, hanno presentato ricorso al Tribunale del Riesame di Milano.
Il provvedimento era stato disposto dalla giudice per le indagini preliminari Lidia Castellucci, a seguito degli interrogatori di garanzia, nell’ambito dell’inchiesta sulle scommesse clandestine. L’indagine ha coinvolto anche una dozzina di calciatori di Serie A, tra cui Nicolò Fagioli, Nicolò Zaniolo, Sandro Tonali, Alessandro Florenzi, Mattia Perin, Weston McKennie, Raoul Bellanova e Samuele Ricci.
I presunti organizzatori del sistema
La misura cautelare era stata chiesta dai pubblici ministeri Roberta Amadeo e Paolo Filippini e si inserisce in un’indagine condotta dalla polizia giudiziaria della Guardia di Finanza. Al centro dell’inchiesta ci sono Tommaso De Giacomo e Patrik Frizzera, ritenuti i promotori di un sistema illecito per permettere ai calciatori di scommettere, prevalentemente su poker online ma anche su eventi sportivi, utilizzando canali non autorizzati. Il meccanismo si sarebbe basato anche su una rete di contatti informali e passaparola.
Il ruolo della gioielleria Elysium Group
Agli arresti domiciliari sono finiti anche Antonio Scinocca e Antonino Parise, rispettivamente legale rappresentante e socio dell’Elysium Group, una gioielleria milanese, oltre all’ex socio Andrea Piccini. Secondo l’accusa, i tre avrebbero messo a disposizione i conti correnti della società per movimentare il denaro delle scommesse, simulando vendite di orologi di lusso, a volte anche attraverso l’emissione di fatture, per giustificare i flussi di denaro.
L’accusa di riciclaggio
Attraverso questa operazione, sarebbero stati ricevuti bonifici a copertura dei debiti contratti dai calciatori, riciclando così ingenti somme di denaro derivanti dalle giocate clandestine. Le cifre in gioco ammonterebbero a centinaia di migliaia di euro. Ora il Tribunale del Riesame sarà chiamato a fissare l’udienza per esaminare i ricorsi presentati.
La posizione dei calciatori
I calciatori coinvolti, pur avendo un ruolo secondario nel fascicolo, non costituiscono il principale obiettivo dell’indagine condotta dai pm milanesi, che hanno ereditato l’inchiesta dai colleghi torinesi. Per loro, il procedimento potrà chiudersi con il pagamento di un’oblazione, ossia una sanzione pecuniaria che consentirebbe di estinguere il reato senza ulteriori conseguenze penali.