NTT Docomo, l’azienda giapponese leader nelle telecomunicazioni, abbandona dopo 26 anni le storiche emoji originali a favore delle più diffuse Noto Color Emoji di Google e Samsung
Dopo 26 anni dal loro lancio, le emoji originali dell’azienda nipponica NTT Docomo saranno ritirate a partire da giugno 2025, segnando un cambiamento significativo nel panorama delle comunicazioni digitali in Giappone. L’operatore ha annunciato che i nuovi smartphone e telefoni Android non includeranno più il loro tradizionale set di pittogrammi, ma adotteranno invece le emoji standardizzate di Google e Samsung, riconosciute a livello mondiale.
L’importanza delle emoji di NTT Docomo
Le emoji di NTT Docomo erano state introdotte nel 1999, in concomitanza con il lancio del servizio “i-mode”, che ha rivoluzionato la telefonia mobile giapponese rendendola compatibile con Internet. Questo sistema ha permesso agli utenti di inviare messaggi e accedere a contenuti online in modo innovativo, portando un notevole successo all’azienda. Le piccole icone grafiche avevano rapidamente guadagnato popolarità, diventando un linguaggio visivo fondamentale nella comunicazione quotidiana, in particolare tra i giovani.
L’evoluzione delle emoji nel tempo
Con il passare degli anni, le emoji si sono evolute, ampliando la loro gamma per includere una varietà di emozioni, oggetti e simboli, fino a diventare un linguaggio universale utilizzato in tutto il mondo. La decisione di NTT Docomo di abbandonare le proprie emoji è stata motivata dalla crescente diffusione delle emoji standardizzate, che sono utilizzate da tutti i principali operatori e piattaforme di comunicazione.
Un capitolo conclusivo nella storia delle comunicazioni visive
In un comunicato ufficiale, NTT Docomo ha dichiarato di aver “svolto il proprio ruolo” nel panorama delle comunicazioni e di ritenere che le moderne emoji siano più adatte a soddisfare le esigenze comunicative globali. La società ha previsto di terminare definitivamente il servizio “i-mode” entro il 2026, un ulteriore passo verso l’integrazione delle tecnologie più recenti e diffuse.
Le emoji di NTT Docomo non solo hanno avuto un impatto significativo sulla comunicazione in Giappone, ma sono state anche riconosciute a livello internazionale. Nel 2016, il set di 176 emoji è stato incluso nella collezione del Museo di Arte Moderna di New York, sottolineando la loro importanza culturale e storica. Questo addio rappresenta così non solo una transizione tecnologica, ma anche un capitolo conclusivo della storia delle comunicazioni visive in un Paese che ha sempre abbracciato l’innovazione in modo entusiasta.