Il segretario generale della CGIL, Maurizio Landini, invita a votare “5 sì” al referendum per rafforzare la democrazia e migliorare i diritti dei lavoratori
Maurizio Landini, segretario generale della CGIL, ha lanciato un appello accorato a tutti i cittadini italiani, esortandoli a recarsi alle urne per i prossimi referendum. Il suo messaggio, trasmesso durante la chiusura della campagna referendaria a Piazza Testaccio a Roma, sottolinea l’importanza fondamentale del voto come strumento per rafforzare la democrazia. “Andare a votare è un invito perché è il momento di rafforzare la democrazia e le persone possono, con il loro voto, cambiare leggi sbagliate”, ha dichiarato con fermezza.
L’importanza del voto
Landini ha evidenziato che le questioni in gioco non riguardano solo il sostegno a un partito o a un governo, ma si concentrano sulla necessità di migliorare i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici. “Votare sì significa rendere il lavoro meno precario e più sicuro, cambia la logica dei subappalti e protegge i giovani dai licenziamenti ingiusti”, ha spiegato, mettendo l’accento sulle sfide che i giovani affrontano nel mercato del lavoro attuale, caratterizzato da precarietà e sfruttamento.
L’appello di Landini alla responsabilità
L’intervento di Landini è avvenuto in un contesto in cui il dibattito pubblico è acceso e le aspettative per un cambiamento sono palpabili. Con un appello al senso di responsabilità dei cittadini, ha sottolineato l’importanza di raggiungere il quorum, affermando che “è possibile”. La sua posizione si allinea con una visione di una società più giusta, in cui il lavoro dignitoso è al centro delle politiche pubbliche.
Un futuro migliore per le nuove generazioni
In un’epoca in cui i diritti sociali sembrano essere messi in discussione, l’appello di Landini si fa portavoce di un’istanza collettiva. La CGIL, sotto la sua guida, ha cercato di affrontare le problematiche fondamentali legate al lavoro, proponendo misure che mirano a garantire un futuro migliore per le nuove generazioni. I referendum rappresentano quindi un’opportunità non solo per esprimere un voto, ma per partecipare attivamente alla costruzione di un’Italia più equa e solidale. La chiamata di Landini risuona come un invito a riflettere sul potere del voto e sulla responsabilità di ogni cittadino nel plasmare il futuro del paese.