Il segretario generale della CGIL, Maurizio Landini, ha sottolineato l’importanza del referendum per il miglioramento dei diritti dei lavoratori, la riduzione della precarietà, la protezione contro i licenziamenti, le morti sul lavoro e la promozione di salute e sicurezza
Il segretario generale della CGIL, Maurizio Landini, ha recentemente lanciato un appello a Pordenone, enfatizzando l’importanza del voto al referendum come strumento fondamentale per migliorare i diritti dei lavoratori e combattere la precarietà. Durante un incontro con i dipendenti dell’Electrolux, Landini ha messo in evidenza come le leggi adottate negli ultimi vent’anni abbiano generato un clima di insicurezza e instabilità, in particolare per i giovani.
L’importanza del referendum
Nel suo intervento, Landini ha dichiarato che il referendum rappresenta un’opportunità unica per riformare un sistema che ha consentito la proliferazione di normative “balorde”, le quali hanno indebolito la protezione dei lavoratori. “È fondamentale andare a votare – ha affermato – perché il nostro futuro dipende dalla capacità di cambiare queste leggi che, invece di garantire diritti, hanno contribuito a una precarietà senza fine”.
Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
Landini ha anche toccato temi cruciali come la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, sottolineando che il referendum potrebbe contribuire a ridurre il numero di incidenti mortali sul lavoro. “Ogni anno, troppe vite vengono spezzate a causa di condizioni di lavoro inadeguate”, ha aggiunto, esortando i cittadini a riflettere sull’importanza di un voto consapevole e responsabile.
Il ruolo del sindacato
Inoltre, Landini ha messo in evidenza il ruolo del sindacato nel sostenere i lavoratori e nel promuovere politiche che garantiscano dignità e sicurezza. Ha invitato tutti a mobilitarsi non solo per il referendum, ma anche per una riflessione più ampia sulle politiche del lavoro che hanno caratterizzato il panorama italiano negli ultimi due decenni. La CGIL, secondo Landini, è pronta a guidare questa battaglia per un futuro più giusto e sostenibile per tutti.
Con un messaggio chiaro e incisivo, il leader sindacale ha posto l’accento sull’urgenza di un cambiamento, facendo eco a un malcontento diffuso tra i lavoratori, sempre più desiderosi di vedere riconosciuti i propri diritti e le proprie aspirazioni. In un periodo storico caratterizzato da sfide economiche e sociali, il referendum diventa quindi non solo un voto, ma un vero e proprio atto di responsabilità collettiva.