Il segretario della Cgil sul referendum: “Più tutele contro licenziamenti, precarietà e infortuni. Penso che ce la possiamo fare. Legge contro il lavoro e contro i lavoratori è sbagliata, a prescindere da chi la fa”
Il prossimo referendum dell’8 e 9 giugno rappresenta un’opportunità fondamentale per migliorare i diritti dei lavoratori in Italia. Il segretario della Cgil, Maurizio Landini, ha recentemente sottolineato l’importanza di raggiungere il quorum durante un’assemblea ad Ancona, evidenziando come una significativa affluenza alle urne possa tradursi in una vittoria per milioni di persone. Queste persone potrebbero finalmente vedere riconosciuti diritti attualmente negati, un passo cruciale verso una società più giusta.
Le problematiche dei lavoratori italiani
Durante il suo intervento, Landini ha elencato le principali problematiche che affliggono i lavoratori italiani, tra cui la precarietà, i licenziamenti ingiustificati e la sicurezza sul posto di lavoro. “Stiamo affrontando una situazione insostenibile”, ha affermato, richiamando l’attenzione sulle morti sul lavoro, che continuano a crescere a causa di catene di appalto mal gestite. Ha quindi invitato tutti i cittadini, non solo gli iscritti alla Cgil, a recarsi alle urne per esprimere la propria opinione in occasione del referendum. “Ognuno ha il diritto di votare secondo le proprie convinzioni”, ha aggiunto, sottolineando l’importanza della partecipazione al processo democratico.
Il diritto alla cittadinanza
Landini ha anche parlato dell’importanza di estendere il diritto alla cittadinanza a chi lavora e contribuisce al sistema fiscale del Paese. “Ci sono milioni di persone che vivono e lavorano qui ma non possono godere dei diritti fondamentali. Questo è inaccettabile”, ha dichiarato, ponendo l’accento sulla necessità di una società inclusiva e giusta. La sua posizione evidenzia il legame tra diritti civili e diritti lavorativi, un tema di vitale importanza per il futuro del Paese.
Un appello alla mobilitazione in vista del referendum
Landini ha espresso fiducia nel successo del referendum, previsto per l’8 e 9 giugno. “Penso che ce la possiamo fare”, ha affermato, mostrando un atteggiamento ottimista nonostante le sfide. Il suo messaggio è chiaro: il voto non deve essere visto come un semplice supporto alla Cgil, ma come un’opportunità per tutti i lavoratori di migliorare le proprie condizioni di vita e di lavoro.
In questo contesto, il segretario ha criticato le leggi recentemente approvate, sostenendo che molte di esse sono dannose per il mondo del lavoro, indipendentemente dal governo che le ha promulgate. “Se una legge è contro i lavoratori, è sbagliata, a prescindere da chi la propone”, ha concluso. L’invito di Landini a partecipare attivamente al referendum si rivolge a tutti: dai giovani agli anziani, dai lavoratori precari a quelli stabili.
La mobilitazione dei cittadini è vista come un passo fondamentale verso un futuro migliore, dove i diritti dei lavoratori siano finalmente tutelati e rispettati. La Cgil non chiede solo un voto, ma una presa di coscienza collettiva su temi cruciali che riguardano il benessere di milioni di italiani.