Mattarella: “La peste si è spenta ma l’infezione serpeggia”
Il presidente della Repubblica cita Levi e aggiunge: “Ombre e fantasmi del nazismo ancora tra noi”
Politica (Roma). “Anche con la definitiva sconfitta del nazifascismo in Europa, con la ripresa delle democrazie, le ferite non si sono mai del tutto rimarginate. Era arrivata la liberazione. Ma ombre, parole e fantasmi continuarono – e continuano – a generare inquietudine. In quegli anni Primo Levi sosteneva: ‘Auschwitz è fuori di noi, ma è intorno a noi. La peste si è spenta, ma l’infezione serpeggia’. Cominciava un’era di libertà e di solidarietà, ma il suo avvio era accompagnato da non piena consapevolezza degli orrori più perversi degli anni della guerra, da dubbi sulle prime notizie, talvolta da incredulità rispetto a quanto era avvenuto nei campi nazisti. Lo sa bene chi è sopravvissuto a quella tragica e disumana esperienza”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla celebrazione del “Giorno della memoria” al Quirinale. (NPK) Fonte: u.s. Quirinale (Luca Piludu/alanews)

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