Questa decisione arriva in un momento cruciale, dopo la ristrutturazione interna del movimento, che ha visto la figura di garante abolita a fine 2024 con la Costituente del M5s
Beppe Grillo ha annunciato la sua intenzione di avviare un’azione legale per riappropriarsi del simbolo e del nome del Movimento 5 Stelle (M5s). Questa decisione arriva in un momento cruciale, dopo la ristrutturazione interna del movimento, che ha visto la figura di garante abolita a fine 2024 con la Costituente del M5s. Grillo, fondatore del movimento nel 2009, si è detto profondamente deluso per come il simbolo venga attualmente rappresentato, esprimendo il suo disagio nel vedere il marchio associato a persone con cui non condivide più la visione politica.
La Costituente del M5s e i cambiamenti significativi
La Costituente del M5s, svoltasi nel dicembre 2024, ha introdotto cambiamenti significativi nella governance del partito, tra cui l’abolizione del limite di due mandati per i parlamentari. Questa decisione ha suscitato forti polemiche e critiche da parte di Grillo, che ha affermato: “Vedere questo simbolo rappresentato da queste persone mi dà un senso di disagio. Fatevi un altro simbolo”. Con queste parole, Grillo ha messo in evidenza come il movimento, purtroppo, sia “stra-morto”, ma ha anche sottolineato che l’humus che ne ha ispirato la nascita rimane vivo.
Le sfide interne ed esterne del M5s
Il M5s, attualmente guidato da Giuseppe Conte, ha dovuto affrontare una serie di sfide sia interne che esterne. La rimozione della figura di Grillo come garante ha segnato una svolta significativa, evidenziando una frattura tra la leadership attuale e il fondatore. Questo cambiamento è stato interpretato da molti come un tentativo di modernizzare e rendere più appetibile il movimento agli elettori, ma ha anche generato malumori tra i sostenitori storici, che vedono in Grillo un simbolo di identità e coerenza.