Nicola Fratoianni di Avs denuncia che Israele e Stati Uniti stanno mettendo in atto una manovra per escludere le ONG e le agenzie ONU a Gaza, evidenziando come la cooperazione internazionale sia messa in pericolo
La situazione umanitaria a Gaza è in costante peggioramento, con un numero crescente di persone che muore di fame e stenti. Negli ultimi mesi, Stati Uniti e Israele hanno adottato misure drastiche, impedendo l’ingresso degli aiuti umanitari nel territorio. Recenti rivelazioni hanno svelato che i due paesi hanno messo in atto un nuovo sistema di gestione degli aiuti per i cittadini di Gaza, attraverso la creazione della Gaza Humanitarian Foundation. Questa fondazione privata, istituita solo tre mesi fa e guidata da figure legate all’esercito statunitense e a funzionari israeliani, ha suscitato preoccupazioni.
Controllo degli aiuti umanitari
Questo nuovo ente non solo controllerà i porti, ma si sta già attrezzando per costruire centri di raccolta degli aiuti. La logistica e la sicurezza saranno affidate a società militari private. Nicola Fratoianni, leader di Alleanza Verdi e Sinistra (Avs), ha descritto questa manovra come una strategia subdola, finalizzata a perpetuare l’occupazione militare di Gaza. Secondo Fratoianni, questa iniziativa mira a escludere i principali attori della cooperazione internazionale, dalle ong alle agenzie delle Nazioni Unite.
L’appello di Fratoianni
Fratoianni ha sollecitato il governo italiano, guidato dalla premier Giorgia Meloni, a condannare le azioni israeliane e a considerare l’adozione di sanzioni economiche. Senza una ferma opposizione, avverte, l’Italia rischia di diventare complice delle azioni di Netanyahu, contribuendo così a un genocidio silenzioso del popolo palestinese. Le parole di Fratoianni risuonano come un campanello d’allerta in un contesto internazionale sempre più complesso.
La necessità di un intervento globale
La questione dei diritti umani e della giustizia sociale in Palestina merita un’attenzione globale. Secondo diversi analisti, è fondamentale che la comunità internazionale si mobiliti per garantire che gli aiuti umanitari raggiungano realmente chi ne ha bisogno, senza interferenze politiche che possano compromettere la loro efficacia. Solo un impegno collettivo può assicurare che la situazione a Gaza non venga ulteriormente deteriorata, e che i diritti fondamentali dei palestinesi vengano rispettati.