Il governo Meloni ha abrogato l’automatismo della cittadinanza per gli italiani all’estero, cedendo alle pressioni dell’amministrazione Trump
Il recente intervento del governo italiano sulla cittadinanza ha suscitato un acceso dibattito politico, in particolare all’interno del Partito Democratico (PD). L’abrogazione dell’automatismo della cittadinanza per gli italiani residenti all’estero è stata interpretata come una cessione alle pressioni dell’amministrazione Trump, soprattutto in relazione alla questione dei migranti sudamericani. I deputati Toni Ricciardi, Fabio Porta e Christian Di Sanzo hanno espresso forti preoccupazioni riguardo a questa decisione, evidenziando il rischio di compromettere i diritti delle comunità italiane all’estero.
Le critiche del PD
Durante la discussione in Commissione Affari Costituzionali, Ricciardi ha messo in luce come il governo giustifichi la modifica con motivazioni legate alla sicurezza nazionale. Tuttavia, l’adozione di un decreto d’urgenza, piuttosto che un normale disegno di legge, ha sollevato interrogativi sulla trasparenza e sull’impatto di queste misure. I parlamentari temono che tali azioni possano ledere i diritti degli italiani all’estero, creando una frattura tra l’Italia e le sue comunità nel mondo.
Promesse non mantenute
Fabio Porta ha ricordato le promesse fatte da Giorgia Meloni durante la campagna elettorale, in particolare quella di non toccare il principio dello ius sanguinis, che permette agli italiani nati all’estero di ottenere la cittadinanza. Le parole di Di Sanzo, che ha affermato: “State distruggendo le nostre comunità all’estero”, evidenziano il crescente malcontento tra gli italiani all’estero. La violazione della legittima aspettativa dei cittadini è un tema centrale in questo dibattito, che continua a generare tensioni politiche.
Futuro incerto
In Commissione, è stato bocciato un emendamento che proponeva di sopprimere l’intero decreto, mentre altri settanta emendamenti sono attualmente in fase di esame. La situazione è in continua evoluzione e il testo è atteso in Aula per il voto. Le tensioni politiche rimangono elevate, e l’intera vicenda solleva interrogativi sulla direzione futura della politica italiana in materia di cittadinanza e sul rapporto tra l’Italia e le sue comunità nel mondo. La questione della cittadinanza continua a essere un tema cruciale, con ripercussioni significative per gli italiani all’estero e per le relazioni internazionali del paese.