La forza di pace delle Nazioni Unite in Libano ha rivelato che, dopo l’inizio del cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah, sono stati rinvenuti oltre 225 depositi di armi nel sud, segnalati all’esercito libanese
Dall’inizio della tregua tra Israele e Hezbollah, la missione di pace delle Nazioni Unite in Libano, nota come Unifil, ha scoperto oltre 225 depositi di armi nel sud del Paese. Questo dato, riportato dall’agenzia di stampa ANSA, mette in evidenza l’importanza e la delicatezza della situazione nella regione, che ha vissuto un anno di intense tensioni e conflitti aperti.
La tregua e il contesto attuale
La tregua, avviata il 27 novembre dopo mesi di ostilità, rappresenta un punto di svolta significativo nelle relazioni tra Israele e il gruppo militante sostenuto dall’Iran. Durante questo periodo, le forze israeliane si sono ritirate dalle aree meridionali del Libano, mentre Hezbollah ha promesso di trasferire i suoi combattenti a nord del fiume Litani. Tuttavia, Israele ha mantenuto una presenza militare in cinque zone strategiche, complicando ulteriormente la situazione.
Il ruolo dell’Unifil
L’Unifil ha svolto un ruolo cruciale nel monitorare il cessate il fuoco e nel supportare l’esercito libanese, che ha iniziato a smantellare le infrastrutture di Hezbollah. Secondo quanto riportato dalla missione di pace, l’esercito libanese ha potuto ridistribuirsi in oltre 120 posizioni permanenti a sud del Litani, un passo fondamentale per garantire la stabilità nella regione. Tuttavia, Unifil ha espresso preoccupazione per la presenza israeliana in alcune aree, che sta ostacolando il pieno dispiegamento delle forze armate libanesi.