Questo commento giunge dopo le recenti dichiarazioni del premier britannico, che ha evidenziato i nuovi rischi nucleari e la necessità di aumentare la spesa militare
L’ambasciata russa a Londra ha categoricamente respinto le recenti affermazioni del governo britannico riguardo a un presunto aumento dell’aggressività russa. In una nota diffusa, l’ambasciata ha definito queste accuse “false e assurde”, sottolineando che il governo di Mosca non rappresenta una minaccia per la Gran Bretagna o per i suoi cittadini. Questa reazione è arrivata dopo che il premier britannico, Keir Starmer, ha dichiarato in un discorso che la Russia sta mostrando una crescente aggressione, specialmente nelle acque britanniche, evocando preoccupazioni che richiamano la Guerra Fredda.
La posizione del governo britannico
Starmer ha identificato la situazione attuale come una delle più gravi dal periodo della Guerra Fredda, citando rischi nucleari e attacchi informatici quotidiani. Per affrontare questa minaccia, ha proposto un aumento della spesa militare, portando la percentuale dal 2,3% al 2,5% del PIL entro il 2027 e, successivamente, al 3%. Questa strategia è vista come un tentativo di rafforzare la capacità difensiva del Regno Unito in un contesto internazionale sempre più teso.
La reazione di Mosca
L’ambasciata russa, in risposta, ha accusato Londra di alimentare una narrazione anti-russa, definita “due minuti di odio” orwelliani, suggerendo che tali affermazioni potrebbero servire a giustificare un aumento delle spese militari e un inasprimento della retorica geopolitica. Le tensioni tra Russia e Occidente sono aumentate negli ultimi anni, complicate da conflitti in Ucraina e nelle relazioni con la NATO.