PECHINO invita gli Stati Uniti a cessare le accuse verso la Cina riguardo alla crisi del fentanyl, un grave problema sociale negli USA. Il portavoce del ministero degli Esteri, Lin Jian, ritiene irragionevoli i dazi del 20% sul made in China, ancora in vigore
Pechino ha recentemente lanciato un appello agli Stati Uniti, chiedendo di smettere di diffamarla riguardo alla crisi del fentanyl, una sostanza sintetica che ha avuto un impatto devastante su molte comunità americane. Il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Lin Jian, ha definito le accuse di Washington come “irragionevoli” e ha esortato a non utilizzare questa problematica come un pretesto per giustificare le sanzioni commerciali.
La crisi del fentanyl negli Stati Uniti
La crisi del fentanyl ha raggiunto proporzioni allarmanti negli Stati Uniti, con un numero crescente di overdose legate a questo potente oppiaceo. Nel 2021, oltre 70.000 morti sono state attribuite a overdose di oppiacei, di cui circa il 60% riconducibile al fentanyl. Sebbene questa sostanza sia prodotta in gran parte negli Stati Uniti, una parte significativa dei suoi precursori chimici proviene dalla Cina. Tuttavia, Pechino sottolinea di aver intrapreso misure significative per combattere il traffico di narcotici, collaborando anche con le autorità americane.
Dazi e relazioni commerciali
Lin ha evidenziato che il 20% di dazi imposti dagli USA sui prodotti cinesi è ingiustificato e rimane in vigore nonostante una recente tregua commerciale raggiunta a Ginevra. Questi dazi sono stati introdotti come parte di una strategia per punire la Cina per la sua presunta responsabilità nella crisi del fentanyl. “La Cina ha dimostrato il suo impegno nella lotta contro il narcotraffico”, ha affermato Lin, sottolineando che le autorità cinesi hanno implementato leggi più severe e intensificato la cooperazione internazionale.
Tensioni tra Cina e Stati Uniti
Il tema del fentanyl è diventato un punto centrale nei rapporti tra i due paesi. Gli Stati Uniti spesso utilizzano la crisi per giustificare un inasprimento delle misure commerciali e diplomatiche. Le tensioni continuano a crescere mentre le due potenze cercano di navigare in un contesto di relazioni sempre più complicato, dove questioni di salute pubblica si intrecciano con dinamiche geopolitiche.