Keir Starmer, il primo ministro britannico, ha annunciato lo stop all’utilizzo degli hotel per i migranti nel Regno Unito
Il governo laburista guidato da Keir Starmer ha annunciato una svolta significativa nella gestione dell’accoglienza dei richiedenti asilo nel Regno Unito, con la cancelliera dello Scacchiere Rachel Reeves che ha presentato alla Camera dei Comuni la nuova spending review. Tra le misure più rilevanti, spicca la decisione di porre fine all’utilizzo delle sistemazioni alberghiere per ospitare i migranti entro la fine della legislatura, prevista per il 2029, con un risparmio stimato di circa 1,2 miliardi di euro (1 miliardo di sterline).
La revisione della spesa pubblica e i risparmi sul sistema di accoglienza per migranti
La decisione di abbandonare l’impiego degli hotel come strutture per i migranti si inserisce in una più ampia strategia di rilancio e di razionalizzazione delle risorse pubbliche da parte del governo laburista. Rachel Reeves, prima donna a ricoprire il ruolo di cancelliera dello Scacchiere, ha sottolineato come la riforma permetterà di concentrare le risorse su soluzioni più sostenibili e strutturate per la gestione dei flussi migratori, riducendo così i costi significativi legati all’ospitalità temporanea in alberghi.
Parallelamente, la spending review prevede un incremento degli stanziamenti per la difesa, con 11 miliardi di sterline aggiuntive (circa 13 miliardi di euro), che porteranno il budget della difesa al 2,6% del Pil entro aprile 2027. Sono inoltre previsti 600 milioni di sterline destinati alle agenzie di sicurezza e intelligence, evidenziando la volontà dell’esecutivo di rafforzare la capacità di controllo e prevenzione in ambito nazionale e internazionale.
Cooperazione internazionale e politiche migratorie condivise
L’annuncio si inserisce in un contesto di crescente collaborazione tra il Regno Unito e paesi alleati, come dimostrato dall’incontro di alto livello tra la premier italiana Giorgia Meloni e il primo ministro britannico Sunak, durante il quale è stato siglato un memorandum di cooperazione strategica. Entrambi i leader hanno espresso la necessità di un cambio di passo nelle politiche migratorie, puntando a un approccio congiunto che tenga conto delle rispettive normative e degli obblighi internazionali, con particolare attenzione alla prevenzione degli arrivi irregolari.
La posizione di Meloni, favorevole alle iniziative britanniche quali il trasferimento in paesi terzi come il Ruanda, ha trovato appoggio da Sunak, nonostante le controversie e le critiche interne in Gran Bretagna. L’intesa tra Italia e Regno Unito riflette una convergenza di intenti nel voler affrontare il tema migratorio anche attraverso politiche esterne e hotspot regionali, in linea con le nuove direttive annunciate da Reeves e dal governo laburista.