Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU si prepara a votare su una risoluzione che richiede un cessate il fuoco e un accesso umanitario a Gaza. Tuttavia, è atteso un nuovo veto americano
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite si appresta a votare su una risoluzione fondamentale che richiede un cessate il fuoco immediato e incondizionato nella Striscia di Gaza e un accesso umanitario senza restrizioni. La votazione, prevista per le 22:00 ora italiana, rischia di essere influenzata dal probabile veto degli Stati Uniti, un’azione che segnerebbe il primo veto della nuova amministrazione di Donald Trump, tornato alla Casa Bianca nel gennaio 2025.
La situazione umanitaria a Gaza
Il testo della risoluzione è stato redatto in risposta alla catastrofica situazione umanitaria che affligge Gaza, aggravata dai recenti conflitti tra Israele e Hamas. La risoluzione non solo chiede un immediato cessate il fuoco, ma anche la liberazione incondizionata di tutti gli ostaggi e la revoca delle restrizioni sull’ingresso degli aiuti umanitari. Le condizioni sul campo sono drammatiche: le infrastrutture sono in gran parte distrutte, e la popolazione civile vive in situazioni estremamente precarie, con gravi carenze di cibo, acqua e medicinali.
Il ruolo degli Stati Uniti
La proposta di risoluzione ha ottenuto il sostegno di diversi membri del Consiglio, ma la posizione degli Stati Uniti, storicamente alleati di Israele, rappresenta un ostacolo significativo. Gli esperti di politica estera avvertono che il veto americano non solo vanificherebbe gli sforzi per una mediazione internazionale, ma potrebbe anche intensificare le tensioni tra le parti coinvolte. L’approccio assertivo di Trump in politica estera sembra riflettere un desiderio di riaffermare il sostegno incondizionato a Israele, anche a costo di isolare ulteriormente gli Stati Uniti nella comunità internazionale.
Implicazioni geopolitiche
Il contesto geopolitico è complesso: la crisi in Gaza è parte di una più ampia instabilità nella regione, influenzata da fattori come le relazioni tra Iran e Stati Uniti, le tensioni con le potenze arabe e il ritiro delle truppe americane da Afghanistan e Iraq. La risposta alla risoluzione del Consiglio di Sicurezza potrebbe avere ripercussioni significative non solo per la Striscia di Gaza, ma anche per le future relazioni tra Stati Uniti e i loro alleati nel Medio Oriente.
La scena è quindi pronta per un altro capitolo di un conflitto che dura da decenni, con la comunità internazionale che osserva attentamente come si sviluppa la situazione. Se approvata, la risoluzione potrebbe rappresentare un importante passo verso un dialogo più ampio, ma il veto americano sembra destinato a ribaltare ogni speranza di una risoluzione pacifica nel breve termine.