La Guida suprema iraniana, ayatollah Ali Khamenei, ha criticato la proposta statunitense per un accordo sul nucleare, dichiarando che è completamente in contrasto con gli interessi dell’Iran
La recente proposta degli Stati Uniti riguardo al programma nucleare iraniano è stata ufficialmente respinta dall’ayatollah Ali Khamenei, la Guida suprema dell’Iran. In un discorso tenuto a Teheran, Khamenei ha dichiarato che tale offerta è in netto contrasto con gli interessi nazionali del Paese. Questo rifiuto non è solo una questione diplomatica, ma rappresenta un’importante affermazione della indipendenza e dell’autodeterminazione dell’Iran, valori centrali dello slogan della Rivoluzione islamica del 1979, “Noi possiamo”.
La resistenza iraniana sul nucleare
Khamenei ha sottolineato che l’Iran non intende attendere l’approvazione degli Stati Uniti per prendere decisioni strategiche. Questa posizione evidenzia una linea dura del governo iraniano, che continua a mantenere una forte resistenza contro le pressioni internazionali, in particolare quelle provenienti dagli Stati Uniti. Le tensioni tra Iran e Stati Uniti si sono intensificate dopo il ritiro dell’amministrazione Trump dall’accordo sul nucleare del 2015, il quale ha riattivato severe sanzioni economiche contro Teheran.
Sviluppo del programma nucleare
Nonostante le sanzioni, il governo iraniano ha proseguito nello sviluppo del proprio programma nucleare, sostenendo che le sue attività siano destinate esclusivamente a scopi pacifici, come la produzione di energia. Tuttavia, rapporti internazionali suggeriscono che Teheran stia cercando di mantenere la possibilità di ripristinare capacità nucleari militari in futuro. Questa ambiguità genera preoccupazioni a livello globale e contribuisce a un clima di crescente tensione.
Impatto delle sanzioni sull’economia
Khamenei ha messo in evidenza l’impatto negativo delle sanzioni sull’economia iraniana, che ha subito colpi durissimi. Tuttavia, ha affermato che la resilienza del popolo iraniano e la determinazione a mantenere la sovranità nazionale sono più forti delle difficoltà economiche attuali. La sua retorica si rivolge a una popolazione che ha vissuto anni di isolamento, cercando di consolidare il sostegno interno contro l’influenza straniera.
Il dibattito sul nucleare iraniano va oltre la politica estera; riflette anche profonde tensioni interne, con opposizioni politiche e sociali che continuano a manifestarsi. Le parole di Khamenei non sono semplicemente una risposta agli Stati Uniti, ma un tentativo di unificare e rafforzare il fronte interno in un momento di grande incertezza.