Madrid, 15 maggio – I ministri degli Esteri di Spagna, Francia, Irlanda, Slovenia e Belgio esortano l’Unione Europea a rafforzare gli aiuti allo sviluppo dopo il significativo taglio dei fondi all’Usaid. In una lettera a Kaja Kallas e Hadja Lahbib, lanciano un appello per un reset delle politiche di aiuto. La richiesta di un incremento dei fondi sarà centrale alla Conferenza internazionale per il Finanziamento allo Sviluppo di Siviglia e al Forum Umanitario Europeo di Bruxelles, dove si evidenzia l’urgenza di assistenza per oltre 305 milioni di persone
L’appello di cinque Stati membri dell’Unione Europea, Spagna, Francia, Irlanda, Slovenia e Belgio, sottolinea l’urgenza di un maggiore impegno negli aiuti allo sviluppo. Questa richiesta si inserisce in un contesto di significativi tagli ai fondi per lo sviluppo internazionale, attuati dall’amministrazione Trump, che ha drasticamente ridotto il budget destinato all’Agenzia statunitense per lo Sviluppo Internazionale (Usaid). Il documento, indirizzato all’Alta rappresentante per la Politica estera dell’UE, Kaja Kallas, e alla commissaria Hadja Lahbib, evidenzia l’importanza di un’iniziativa europea che risponda all’appello delle Nazioni Unite per un “reset” delle politiche di aiuto.
Necessità di un impegno collettivo
Nella lettera, i ministri degli Esteri mettono in luce l’urgenza di rafforzare gli sforzi collettivi per mantenere e, se possibile, aumentare i fondi destinati allo sviluppo anche oltre il 2027, in vista della prossima revisione del bilancio dell’Unione. Questa iniziativa, sostenuta in particolare da Spagna e Francia, ha l’obiettivo di garantire che l’Europa non solo compensi le lacune lasciate dagli Stati Uniti, ma si affermi anche come leader nel settore degli aiuti.
Conferenza internazionale per il finanziamento allo sviluppo
La questione dei finanziamenti allo sviluppo sarà al centro della Conferenza internazionale per il Finanziamento allo Sviluppo, che si terrà a Siviglia dal 30 giugno al 3 luglio. Questo evento rappresenta un’importante opportunità per discutere e pianificare strategie concrete per affrontare le crescenti esigenze globali. La richiesta di un incremento dei fondi giunge in un momento critico, in cui oltre 305 milioni di persone nel mondo necessitano di assistenza umanitaria urgente.
Un ruolo centrale per l’Unione Europea
In aggiunta, il Forum Umanitario Europeo che si svolgerà a Bruxelles si propone di rafforzare il ruolo dell’Unione come principale donatore e attore globale nel settore umanitario. Le recenti crisi umanitarie, aggravate dai conflitti e dai cambiamenti climatici, rendono più che mai necessario un impegno concertato da parte dell’Europa per garantire che le risorse siano disponibili per coloro che ne hanno bisogno. Con un contesto mondiale in continua evoluzione, la domanda di aiuti umanitari è destinata a crescere, rendendo la risposta dell’Unione un tema di assoluta rilevanza.