Il ministro israeliano di estrema destra Itamar Ben Gvir : “L’invio di aiuti potrebbe avvantaggiare Hamas, una scelta rischiosa. Voto evitato perché avevo la maggioranza”
Tel Aviv, 19 maggio – Il ministro israeliano di estrema destra Itamar Ben Gvir ha criticato la decisione del primo ministro Benjamin Netanyahu di riprendere gli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, definendola un “grave errore”. Ben Gvir ha affermato che tali aiuti finiranno nelle mani di Hamas e ha denunciato la mancanza di un voto governativo sulla questione, temendo di perdere la sua maggioranza. Ha avvertito che gli aiuti “mettono a rischio la vita dei nostri soldati” e “danno ossigeno ai nostri nemici”.
Il dibattito sugli aiuti umanitari a Gaza si fa sempre più acceso, specialmente dopo le recenti dichiarazioni del ministro israeliano Itamar Ben Gvir. Esponente di spicco dell’estrema destra, Ben Gvir ha criticato aspramente la decisione del primo ministro Benjamin Netanyahu di riprendere la distribuzione di aiuti nella Striscia di Gaza, definendola un “grave errore”. Secondo il ministro, non solo questi aiuti raggiungeranno la popolazione bisognosa, ma finiranno anche nelle mani di Hamas, il gruppo militante che controlla la regione.
Tensioni nel governo israeliano messe in luce dalle parole di Ben Gvir
Le parole di Ben Gvir mettono in luce una crescente tensione all’interno del governo israeliano riguardo alla gestione della crisi umanitaria a Gaza. Durante un incontro del suo partito, ha sottolineato l’importanza di dire la verità all’opinione pubblica israeliana, evidenziando che il governo ha evitato di sottoporre la questione a votazione. Questo comportamento suggerisce una frattura politica e una profonda divergenza di opinioni sulla strategia da adottare nei confronti di Gaza e di Hamas.
Sicurezza e aiuti umanitari
Ben Gvir ha espresso preoccupazioni anche per la sicurezza dei soldati israeliani, affermando che gli aiuti umanitari potrebbero rappresentare un pericolo per le loro vite. Ha dichiarato: “Dobbiamo spiegare al presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che questi aiuti non fanno altro che dare ossigeno ai nostri nemici”. Queste affermazioni insinuano che la politica di aiuti possa indebolire la posizione di Israele nella regione, rendendo la questione degli aiuti umanitari a Gaza particolarmente delicata.
Un sentimento diffuso tra gli israeliani
La posizione di Ben Gvir riflette un sentimento condiviso da molti settori dell’opinione pubblica israeliana, preoccupati che il supporto umanitario possa essere strumentalizzato da Hamas per sostenere le proprie operazioni militari. Le sue dichiarazioni, che evocano una linea dura nei confronti di Gaza, potrebbero influenzare le future scelte politiche del governo israeliano, in un contesto già segnato da tensioni e conflitti. La gestione degli aiuti umanitari a Gaza rappresenta quindi un tema cruciale non solo per la popolazione locale, ma anche per la sicurezza e la stabilità della regione.