L’agroalimentare italiano è in una fase di significativa espansione, con un export che ha superato i 70 miliardi di euro, grazie a imprenditori che valorizzano qualità, tradizione e innovazione. Il ministro Francesco Lollobrigida ha visitato l’azienda Eleuteri, simbolo di successo nel settore
L’agroalimentare italiano sta vivendo un periodo di straordinaria crescita, come dimostrato dall’annuncio del Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida. Durante una visita all’azienda agricola Eleuteri di Monte Urano, nel cuore del distretto frutticolo marchigiano, il Ministro ha rivelato che l’export del settore ha superato la soglia storica dei 70 miliardi di euro, con un incremento di 7 miliardi negli ultimi due anni. Questo risultato non è solo un numero, ma rappresenta il lavoro e la dedizione di imprenditori che hanno saputo valorizzare la qualità, la tradizione e l’innovazione.
L’importanza della qualità e dell’innovazione
Marco Eleuteri, titolare dell’azienda ospitante, ha trasformato la pesca piatta Saturnia in un marchio riconosciuto non solo a livello nazionale, ma anche europeo. Il Ministro Lollobrigida ha evidenziato come questa realtà rappresenti perfettamente lo spirito dell’agricoltura italiana, capace di unire tradizione e innovazione attraverso investimenti costanti in ricerca e sostenibilità.
Un impianto eco-sostenibile
La visita si è concentrata sull’“anfiteatro della pesca Saturnia”, un impianto produttivo eco-sostenibile che conta oltre 80 mila alberi, coltivati su colline delle province di Fermo e Macerata. Questi alberi sono dedicati principalmente alla produzione di pesca piatta a polpa bianca, un prodotto distintivo che può essere consumato con la buccia, rappresentando un simbolo della biodiversità e della qualità italiana.
Il supporto delle istituzioni
Lollobrigida ha rimarcato il ruolo cruciale delle istituzioni nel supportare le imprese. Ha affermato che ogni imprenditore si alza ogni mattina con l’obiettivo di produrre e vendere, e spetta al sistema Paese accompagnarli in questo percorso. Ha riconosciuto che, in passato, nelle Marche vi era una mancanza di sostegno istituzionale, ma ha assicurato che oggi la situazione è cambiata. Insieme al presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, stanno lavorando per aprire nuovi mercati e consolidare quelli esistenti, promuovendo ciò che l’Italia sa fare meglio. Questi sforzi sono fondamentali per mantenere alta la competitività del settore agroalimentare italiano sui mercati internazionali.
In conclusione, il futuro dell’agroalimentare italiano appare luminoso, grazie a un mix di tradizione, innovazione e un forte supporto istituzionale.