La donna ha evidenziato la determinazione del magistrato nell’affrontare la mafia nonostante le minacce costanti. “Lui e Borsellino erano persone meravigliose”
In un’intervista toccante rilasciata a “Inviato Speciale”, rubrica del Giornale Radio Rai, Barbara Sanzo, ex collaboratrice di Giovanni Falcone, ha condiviso ricordi intensi e significativi del suo tempo trascorso al fianco di questo famoso magistrato. Falcone, noto per il suo eroico impegno nella lotta contro la mafia, era una figura riservata, ma consapevole dei rischi che correva. “Sapeva di rischiare la vita”, ha dichiarato la Sanzo, evidenziando la determinazione di Falcone di affrontare la mafia nonostante le minacce costanti.
Il ricordo del magistrato
Il racconto di Barbara è arricchito da momenti personali, come il giorno del matrimonio di Falcone, un evento che colpì profondamente i suoi collaboratori. “Non sapevamo nulla e lui si presentò in ufficio con la fede al dito e gli occhi brillanti di felicità”, ha detto Barbara, rievocando quel momento di gioia amid le tensioni quotidiane del loro lavoro. Tuttavia, non mancano i ricordi dolorosi, tra cui l’omicidio di Ninni Cassarà, un collega e amico di Falcone, che rappresenta un capitolo tragico nella cronaca della lotta alla mafia.
L’eredità di Falcone e Borsellino
Il ricordo di Falcone e del suo collega Paolo Borsellino è descritto con profonda ammirazione. “Erano persone meravigliose, sia professionalmente che umanamente”, ha sottolineato la Sanzo. La sua testimonianza si concentra non solo sulle capacità investigative di Falcone, ma anche sulla sua umanità e sul suo impegno a trasmettere valori di legalità e giustizia. “Sto cercando di portare questi principi ai miei figli e nipoti”, ha affermato, rendendo chiaro quanto fosse difficile vivere in una città come Palermo, dove la mafia ha storicamente esercitato un’influenza opprimente.
Una scuola di vita
Barbara Sanzo ha condiviso anche la sua esperienza di apprendimento al fianco di Falcone, descrivendo il suo lavoro come una “scuola di vita”. La lotta di Falcone contro la mafia non era un impegno che richiedeva coraggio e determinazione in un contesto di costante pericolo. Sanzo ha concluso il suo racconto esprimendo la speranza che il sacrificio di Falcone e il suo esempio continuino a vivere nelle nuove generazioni, affinché la lotta contro la mafia non venga mai dimenticata.