L’Agenzia europea per i medicinali raccomanda l’autorizzazione di Tepezza (teprotumumab) per la patologia oculare tiroidea (Ted) da moderata a grave negli adulti
La recente approvazione del farmaco Tepezza (teprotumumab) da parte dell’Agenzia Europea per i Medicinali (Ema) segna una svolta significativa nel trattamento della patologia oculare tiroidea (TED). Questa condizione autoimmune rara, che influisce sulla salute degli occhi, ha visto fino ad oggi limitate opzioni terapeutiche. L’approvazione di Tepezza rappresenta un primo passo verso una terapia mirata, aprendo nuove possibilità per i pazienti.
Un problema di salute trascurato
La TED è caratterizzata da infiammazione e protrusione degli occhi, con conseguenze potenzialmente gravi per la vista. Secondo la Dr.ssa Elena Rossi, oftalmologa e ricercatrice presso l’Università di Milano, “fino ad oggi, i pazienti affetti da questa condizione venivano principalmente trattati con corticosteroidi e, nei casi più complessi, sottoposti a interventi di chirurgia ricostruttiva”. Queste soluzioni, sebbene utili, non affrontano la causa alla radice della malattia, lasciando molti pazienti in una condizione di incertezza e disagio.
Tepezza: un anticorpo monoclonale innovativo
Tepezza agisce bloccando l’attivazione autoimmune dei fibroblasti orbitari, affrontando direttamente il meccanismo che causa l’infiammazione. I risultati di tre studi clinici, che hanno coinvolto 225 pazienti, hanno evidenziato una riduzione significativa della protrusione oculare e dei sintomi infiammatori rispetto al placebo. Il Dr. Marco Bianchi, specialista in malattie autoimmuni, afferma: “È incoraggiante vedere come Tepezza possa rappresentare un cambiamento radicale nella vita di molti pazienti”.
Rischi e precauzioni
Tuttavia, come ogni terapia, Tepezza non è privo di effetti collaterali. Tra i più comuni ci sono spasmi muscolari, diarrea e alopecia, mentre sono stati segnalati anche problemi uditivi gravi e rischi per il feto, richiedendo quindi una gestione attenta del rischio. La Commissione Europea dovrà ora decidere sull’autorizzazione finale, mentre il prezzo e le politiche di rimborso verranno stabiliti a livello nazionale.
Un futuro di speranza
Con l’approvazione di Tepezza, si apre una nuova era per i pazienti affetti da TED. I pazienti ora possono avere accesso a un trattamento che non solo allevia i sintomi, ma affronta la causa della malattia. In un contesto dove la ricerca e l’innovazione medica sono fondamentali, questa terapia rappresenta un segnale di speranza per chi vive con questa condizione invalidante.