I ricavi provenienti dalla musica generata dall’IA cresceranno da 100 milioni di euro nel 2023 a 4 miliardi di euro entro il 2028. Si prevede che il 20% dei ricavi delle piattaforme di streaming derivi da queste produzioni, inclusi artisti e gruppi finti
Negli ultimi anni, la musica generata dall’intelligenza artificiale (IA) sta guadagnando terreno nel panorama musicale globale, con previsioni di ricavi in continua crescita. Secondo uno studio della Confederazione Internazionale delle Società di Autori e Compositori (Cisac), si stima che i ricavi derivanti da questo tipo di musica aumenteranno dai 100 milioni di euro registrati nel 2023 a ben 4 miliardi di euro entro il 2028. Questo rappresenta una trasformazione radicale nel settore musicale, in cui il 20% dei guadagni delle piattaforme di streaming potrebbe provenire da brani creati da algoritmi.
L’emergere delle band virtuali
Inizialmente, l’IA era principalmente utilizzata per generare musica ambient o elettronica. Tuttavia, oggi assistiamo alla nascita di band completamente inventate, che spaziano dal rock alla salsa e al jazz. Questi gruppi non solo producono canzoni, ma presentano anche biografie artistiche dettagliate, tutte frutto della fantasia di un software. Il fenomeno ha portato a un’innovazione senza precedenti, dove le etichette discografiche e i produttori si trovano a dover confrontarsi con artisti virtuali in grado di attrarre milioni di ascoltatori.
Cambiamenti nelle dinamiche di consumo musicale
Le piattaforme come YouTube e Spotify hanno accolto a braccia aperte queste nuove realtà, consentendo agli utenti di scoprire e condividere musica generata dall’IA. Questo ha portato a un cambiamento nelle dinamiche di consumo musicale, con un pubblico sempre più incline a esplorare suoni e generi mai ascoltati prima. L’aspetto interessante è che gli utenti non sono solo consumatori passivi, ma diventano parte attiva di questo processo di creazione, contribuendo con feedback e interazioni che influenzano ulteriormente il tipo di musica prodotta.
Le sfide e le opportunità della musica generata dall’IA
La crescente popolarità di questi artisti virtuali solleva interrogativi importanti sulla paternità e il valore della musica. Gli artisti umani si trovano a dover competere con creazioni che non richiedono il medesimo investimento emotivo e personale. Tuttavia, nonostante queste sfide, la musica generata dall’IA offre anche nuove opportunità per artisti e produttori, consentendo una maggiore sperimentazione e innovazione. In un panorama in continua evoluzione, sarà interessante osservare come si svilupperà la coesistenza tra artisti umani e quelli virtuali, e quale impatto avrà questa tendenza sul futuro della musica.
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