Roma, 15 maggio – La decisione, presa da Thierry Fremaux e dalla produzione, è legata a denunce di violenza domestica. A differenza di altri casi, come quello di Johnny Depp, l’attore francese non potrà partecipare alla prima del film. Fremaux sottolinea che ogni decisione è presa considerando il codice etico e le informazioni disponibili
L’assenza di Théo Navarro-Mussy dal red carpet del Festival di Cannes ha generato un ampio dibattito e attenzione mediatica. L’attore, noto per i suoi ruoli secondari in diverse produzioni, è stato escluso dalla delegazione artistica del film “Dossier 137”, diretto dal regista Dominik Moll, che partecipa alla prestigiosa rassegna cinematografica. Questa decisione è stata presa dopo che tre ex compagne di Navarro-Mussy hanno presentato denunce per violenze domestiche e abusi coniugali, attirando l’attenzione dell’Associazione degli attori di Francia, conosciuta come Ada.
Decisione collegiale del festival
Il direttore del festival, Thierry Fremaux, ha spiegato che l’esclusione dell’attore è stata una decisione collegiale, sottolineando l’importanza di garantire un ambiente rispettoso e sicuro per tutti. “Tutte le nostre decisioni vengono prese di concerto. In questo caso eravamo in presenza di un ricorso che tiene aperto il procedimento penale”, ha dichiarato Fremaux. Queste parole evidenziano la crescente attenzione del festival verso le questioni di integrità e dignità morale nel mondo del cinema.
Un caso non isolato
Questa situazione non è unica; in passato anche Johnny Depp si era trovato in una situazione simile, ma non era stato escluso dalla cerimonia di apertura. A differenza di Navarro-Mussy, Depp era stato assolto in un procedimento legale analogo. La disparità di trattamento tra i due casi ha sollevato interrogativi su come le istituzioni cinematografiche gestiscano le accuse di violenza, soprattutto in un periodo in cui il settore sta affrontando una revisione delle proprie norme e pratiche.
Conseguenze per la carriera di Navarro-Mussy
Théo Navarro-Mussy, noto in Francia per la sua partecipazione a serie di successo, si trova ora in una posizione difficile, poiché non può partecipare alla premiere del suo film. Questa esclusione non solo impatta la sua carriera, ma mette anche in luce il delicato equilibrio tra il diritto alla presunzione di innocenza e la necessità di proteggere le vittime di violenza. La situazione continuerà a evolversi, mentre il Festival di Cannes si prepara a riflettere su questioni di grande rilevanza sociale e morale.