Temperature record previste tra il 2025 e il 2029, con un’80% di probabilità che un anno superi il 2024 come il più caldo. Il nuovo rapporto dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale avverte sui rischi per l’economia, la vita quotidiana e l’ecosistema. Riscaldamento soprattutto dell’Artico, con un incremento di oltre 3,5 volte rispetto alla media globale
Nei prossimi anni, il riscaldamento globale rappresenterà una delle sfide più gravi per il nostro pianeta. Tra il 2025 e il 2029, si prevede che le temperature aumenteranno in modo allarmante, con una probabilità dell’80% che almeno un anno superi i record del 2024. Secondo l’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM), l’incremento della temperatura media globale sarà compreso tra 1,2 e 1,9 gradi Celsius rispetto ai livelli preindustriali, con un alto rischio di superare la soglia critica di 1,5 gradi.
La situazione attuale e le sue conseguenze
Ko Barrett, vice-segretario generale dell’OMM, ha espresso preoccupazione per la situazione climatica attuale, sottolineando che gli ultimi dieci anni sono stati i più caldi mai registrati. La continua assenza di tregua nelle temperature in aumento avrà conseguenze devastanti per l’economia, la vita quotidiana e gli ecosistemi. Questo rapporto evidenzia la gravità della crisi climatica, suggerendo che le condizioni meteorologiche estreme diventeranno sempre più frequenti e intense.
Rischi nell’Artico e impatti globali
Particolarmente preoccupante è il riscaldamento nell’Artico, che avviene a un ritmo superiore rispetto ad altre regioni del pianeta. Le stime prevedono che, nei prossimi cinque inverni, le temperature in quest’area aumenteranno oltre 3,5 volte la media globale, raggiungendo incrementi di 2,4 gradi rispetto al periodo 1991-2020. Questo cambiamento avrà impatti significativi non solo sugli ecosistemi locali, ma anche sul clima globale, considerando l’importanza dell’Artico nel regolare le temperature mondiali.
Cambiamenti nelle precipitazioni e necessità di azione
Le previsioni sul clima indicano un aumento dell’umidità nell’Europa del Nord e in alcune regioni dell’Africa, mentre l’Amazzonia dovrà affrontare stagioni di siccità più prolungate. Questi cambiamenti climatici influenzeranno profondamente l’agricoltura, l’approvvigionamento idrico e la biodiversità in tutto il mondo. La crescente instabilità climatica richiede un’azione immediata e coordinata a livello globale per mitigare gli effetti del cambiamento climatico e proteggere il nostro pianeta.