HIV: ICAR 2024, un Congresso tra scambi Internazionali, giovani ricercatori e impegno globale
A margine del 17° Congresso Nazionale ICAR (Italian Conference on AIDS and Antiviral Research), svoltosi di recente, abbiamo raccolto le dichiarazioni del Prof. Saverio Parisi, che presiederà la prossima edizione del Congresso nel 2025. Le sue riflessioni mettono in luce i punti salienti dell’evento appena concluso, sottolineando l’importanza dello scambio internazionale, il ruolo cruciale dei giovani e l’attenzione alle sfide globali nel campo dell’HIV e delle malattie infettive.
Il congresso ha visto un importante numero di ospiti internazionali, il cui contributo ha vivacizzato il dibattito e la discussione tra i circa 1200 partecipanti. Un elemento di particolare rilievo è stata la partecipazione attiva di moltissimi giovani ricercatori provenienti da tutta Italia, che hanno presentato ricerche originali.
Un spunto molto interessante offerto dal congresso è stato l’incontro con alcuni autori stranieri, anche provenienti da realtà difficili come per esempio il Sudafrica. Questo ha dato vita a sessioni dedicate, come quella sulla medicina nei paesi a basso e medio reddito. Parisi ha evidenziato gli interventi che colleghi e associazioni italiane hanno potuto effettuare, e che sono ancora in corso nonostante le difficoltà, i tagli e le sfide nel mondo della cooperazione.
Questo scambio di idee ed esperienze è visto come un fattore che, si augura, contribuirà a stimolare l’interesse anche dei giovani partecipanti e, in particolare, dei giovani in formazione. Esiste infatti la possibilità per gli specializzandi di malattie infettive di fare esperienze all’estero, e alcuni approfittano di questa opportunità per svolgere parte del loro percorso formativo in paesi con minori disponibilità economiche per l’assistenza sanitaria. A tal proposito, giovani colleghi sono appena tornati da realtà del sud-est asiatico, come le Filippine o la Cambogia, mentre altri seguono percorsi più tradizionali verso alcuni paesi africani.
Le dichiarazioni del Prof. Parisi evidenziano un congresso dinamico e orientato sia alla ricerca di punta che alla consapevolezza delle disuguaglianze globali nell’accesso alle cure e nella gestione dell’infezione da HIV, con un forte investimento nel futuro rappresentato dalle nuove generazioni di infettivologi. (Redazione alanews)