La premier Meloni è tornata a parlare del referendum soffermandosi sul quesito sulla cittadinanza: le sue parole
Nel corso del 25° anniversario di Libero quotidiano, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è intervenuta in videocollegamento affrontando il tema del recente referendum sulla cittadinanza. Un tema che, secondo la premier, ha suscitato reazioni polarizzate, evidenziando anche una certa distanza dalle realtà quotidiane di molti cittadini italiani.
Meloni: “Il quesito sulla cittadinanza è stata una sciocchezza”
La presidente Meloni ha definito il quesito referendario sulla cittadinanza una “sciocchezza”, sottolineando come solo chi “vive nei salotti eleganti e frequenta club esclusivi” potesse concepirlo. Secondo Meloni, il dibattito ha mostrato un “certo provincialismo”, in quanto oggi molte persone trascorrono più di cinque anni in un paese per poi trasferirsi altrove. Questo dato sociale, ha rilevato la premier, spiega perché persino molti esponenti di sinistra abbiano bocciato il quesito, “molti più di quanti immaginassi”.
Nessuna modifica alla legge sulla cittadinanza
Nonostante le polemiche, Giorgia Meloni ha ribadito di essere convinta che non sia necessario cambiare la legge attuale sulla cittadinanza. “Sono molto contenta di essere sulla stessa linea della stragrande maggioranza degli italiani”, ha dichiarato, evidenziando l’importanza di avere “l’umiltà di tenere conto di quello che pensa la stragrande maggioranza degli italiani”. La posizione espressa dalla premier conferma la volontà del governo di mantenere stabile l’attuale normativa senza introdurre modifiche significative.
Questo intervento si inserisce in un contesto politico dove il tema dell’immigrazione e dell’integrazione nazionale rimane centrale nel dibattito pubblico, con Meloni che continua a rappresentare una linea rigorosa e in linea con l’elettorato di centrodestra. La sua valutazione riflette anche un’attenta lettura dei risultati referendari e delle istanze sociali emergenti nel paese.