Bruxelles, 18 giugno 2025 – Il Next Generation EU (NGEU) continua a rappresentare una leva fondamentale per la ripresa economica in Europa e per la creazione di milioni di posti di lavoro. A ribadire l’importanza dello strumento europeo è Nicola Zingaretti, capodelegazione del Partito Democratico (Pd) al Parlamento europeo, che in una nota ha commentato l’attuale dibattito sulla proroga e sull’utilizzo delle risorse del piano.
Sì alla proroga del Next Generation EU per evitare blocchi negli investimenti
Nicola Zingaretti ha espresso il sostegno del Pd alla proroga di 18 mesi del Next Generation EU, uno strumento che ha fornito un impulso decisivo all’economia europea durante gli anni critici della pandemia e nei successivi processi di rilancio. La proroga è vista come necessaria per evitare che, a causa dei ritardi nei processi amministrativi e di attuazione, soprattutto in Italia, si blocchino milioni di investimenti destinati a opere pubbliche fondamentali per i territori.
Zingaretti ha sottolineato che questa richiesta arriva con forza dai sindaci e dagli amministratori locali, che vedono nel NGEU una risorsa irrinunciabile per lo sviluppo infrastrutturale e sociale.
Il no di Zingaretti all’utilizzo dei fondi per spese militari
Nel contesto della risoluzione dell’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) al Parlamento europeo, Zingaretti ha annunciato la posizione netta del Pd: voterà contro qualsiasi proposta che preveda l’uso delle risorse del Next Generation EU per scopi di difesa.
Secondo il capodelegazione Pd, l’Europa necessita di un modello di difesa comune, ma questo deve basarsi su risorse aggiuntive e su un debito comune, attraverso un fondo europeo specifico, e non sul riarmo dei singoli Stati. Sottolinea inoltre che non si devono sottrarre risorse preziose alla lotta contro le diseguaglianze, allo sviluppo economico e alle politiche sociali.
Zingaretti ha concluso evidenziando la necessità di un Bilancio europeo rafforzato, che supporti gli investimenti con nuove entrate proprie e debito comune, per garantire una crescita sostenibile e condivisa in tutta l’Unione.
Il dibattito sulla proroga del NGEU e sulla destinazione delle risorse proseguirà nelle prossime settimane nelle istituzioni europee, mentre molti paesi continuano a monitorare l’efficacia dei fondi nella realizzazione dei progetti previsti nei rispettivi piani nazionali per la ripresa e la resilienza.