Genova, 9 apr – L’ex ministro Andrea Orlando del Pd sottolinea che la mancanza di protagonismo europeo si fa sentire. Propone un approccio di dialogo e pace, sottolineando l’importanza di un nuovo multilateralismo contro l’imperialismo. Richiama unità, non divisione, all’interno dell’opinione pubblica
In un momento storico caratterizzato da tensioni geopolitiche e conflitti, la posizione di Andrea Orlando, ex ministro del Lavoro e figura di spicco del Partito Democratico, si fa particolarmente rilevante. In un’intervista rilasciata al quotidiano Il Secolo XIX, Orlando ha evidenziato l’importanza di un approccio che privilegi la pace e il dialogo nel contesto politico attuale. Il suo messaggio è chiaro: il Pd deve rispondere alla mancanza di un “protagonismo europeo” con una visione che vada oltre la mera dimensione militare.
La necessità di un dialogo inclusivo
Orlando ha sottolineato che il tema della pace e del dialogo è irrinunciabile. Secondo lui, il Pd non dovrebbe considerare chi manifesta in piazza come un avversario, ma piuttosto come un’opportunità per riconnettersi con una parte dell’opinione pubblica che ha attese nei confronti del partito. È essenziale che il Partito Democratico si sforzi di unire le diverse istanze dei cittadini, costruendo un dialogo che trascenda le divisioni ideologiche.
Un nuovo approccio alla politica estera
Un altro punto cruciale toccato da Orlando riguarda la necessità di coniugare l’azione politica con la costruzione di rapporti di forza. Questo implica una visione complessa della politica estera, dove la dimensione militare deve essere considerata come uno strumento al servizio di una diplomazia più ampia. La richiesta di “più politica e più dialogo” non deve far dimenticare le violazioni del diritto internazionale, in particolare quelle perpetrate dalla Russia di Vladimir Putin.
Un multilateralismo rinnovato
Orlando ha messo in evidenza l’importanza di un nuovo multilateralismo, opposto a una logica imperialista sempre più presente nel panorama internazionale. La critica al predominio di una visione unilaterale è centrale nel suo discorso, invitando a riflettere su come l’Europa possa riappropriarsi di un ruolo attivo e costruttivo nel mondo. Creare alleanze strategiche e favorire un dialogo proficuo tra le nazioni diventa una priorità per il PD e per l’intera Europa.