Giuseppe Conte continua a promuovere la manifestazione pro Gaza in programma domani, 7 giugno, a Roma. Ecco le sue parole
Domani, 7 giugno, il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, prenderà parte a una manifestazione a Roma per esprimere il proprio dissenso nei confronti della situazione drammatica che sta colpendo Gaza. “Noi non vogliamo essere partner di un genocidio”, ha affermato Conte in un post sui social, sottolineando la necessità di mobilitarsi per salvaguardare i valori della pace e della giustizia, minacciati dall’indifferenza della comunità internazionale e dalle scelte del governo italiano.
La situazione a Gaza
L’iniziativa è stata lanciata in un momento cruciale, in cui le notizie sui massacri in corso a Gaza hanno sollevato un’ondata di indignazione. Secondo le stime, oltre 60.000 palestinesi sono stati uccisi, tra cui più di 16.000 bambini, mentre un milione di persone sta lottando per la sopravvivenza in condizioni di estrema precarietà. “È inaccettabile che il nostro Paese continui a inviare armi e tecnologia militare a Israele, mentre la popolazione civile subisce attacchi incessanti”, ha proseguito Conte, evidenziando come l’Europa non abbia ancora imposto sanzioni significative contro il governo israeliano.
L’appello alla responsabilità di Conte
Il leader pentastellato ha richiamato l’attenzione sulla “complicità” dell’Unione Europea e del governo italiano, che, secondo lui, si sono comportati come “struzzi” nascondendo la testa nella sabbia di fronte all’orrendo scenario. Il richiamo alla responsabilità etica e politica è forte, e Conte ha invitato tutti a unirsi alla manifestazione per dimostrare che esiste una voce alternativa che non si rassegna all’ignavia.
Inoltre, ha sottolineato come il report dell’Archivio Disarmo rivela che l’Italia è attualmente uno dei principali fornitori di armi a Israele. Questo, ha affermato, non solo compromette la nostra reputazione internazionale, ma ci rende complici in un conflitto che sta distruggendo vite innocenti. “La nostra piazza dovrà essere un luogo di protesta, ma anche di proposta”, ha concluso, invitando a riflettere su un futuro di pace e dialogo.
Un gesto di solidarietà
La manifestazione di domani rappresenta dunque non solo un gesto di solidarietà nei confronti del popolo palestinese, ma anche un appello a riconsiderare le politiche estere italiane e europee nei confronti di un conflitto che continua a mietere vittime e a generare sofferenza. La voce di Conte e dei partecipanti sarà un chiaro segnale che la comunità non è disposta a rimanere in silenzio di fronte a questa crisi umanitaria.