La premier Giorgia Meloni esulta sull’evasione fiscale, nuova cifra da record nel recupero dei soldi: i dati
Secondo Giorgia Meloni, il suo governo guidato si conferma come il più efficace nella lotta all’evasione fiscale, con risultati record registrati nel 2024. Nel corso degli Stati generali dei commercialisti, che si sono tenuti oggi presso il Roma Convention Center La Nuvola, la premier ha sottolineato come il recupero fiscale abbia raggiunto la cifra senza precedenti di 33,4 miliardi di euro, un dato che segnala un deciso contrasto alle pratiche elusive e un impegno concreto verso la tutela degli imprenditori onesti.
Risultati concreti nella lotta all’evasione del governo Meloni
Nel suo intervento, Meloni ha evidenziato come questi risultati non siano frutto del caso, ma il risultato di una strategia coerente e di riforme strutturali avviate dal suo esecutivo. Tra le misure più importanti, il rafforzamento della dichiarazione precompilata e l’azione contro le cosiddette attività “apri e chiudi”, ovvero quelle che eludono il fisco aprendo e chiudendo rapidamente senza versare tasse e contributi, per poi riaprire sotto nuove ragioni sociali. Ad oggi, oltre 10 mila di queste attività sono state chiuse d’ufficio, un segnale forte contro la concorrenza sleale e a tutela delle imprese che rispettano le regole.
La premier ha ribadito la volontà di costruire un sistema fiscale che escluda chi cerca di “fare il furbo”, ma che sostenga chi è onesto e si trova in difficoltà, garantendo condizioni di pagamento sostenibili. “L’Italia che lavora, che produce e che rispetta le regole è la nostra forza. Insieme stiamo costruendo un futuro nel quale ogni cittadino, ogni lavoratore, ogni imprenditore possa sentirsi protetto e valorizzato”, ha concluso Meloni.
Contesto economico e finanziario attuale
Questi dati si inseriscono nel più ampio quadro illustrato nel Documento di finanza pubblica 2025, discusso recentemente in Parlamento, che evidenzia come la gestione della finanza pubblica italiana stia procedendo in modo sostenibile, con un debito pubblico sotto controllo e segnali positivi per il mercato del lavoro e la crescita economica. Nel 2024 infatti, il tasso di occupazione è salito al 62,2%, con un aumento dell’1,4% degli occupati. Le stime prudenziali per il PIL 2025 indicano una crescita dello 0,6%, nonostante le incertezze internazionali.
In tale contesto, gli sforzi del Governo per contrastare l’evasione risultano fondamentali per rafforzare le entrate tributarie e contributive, contribuendo in modo significativo al miglioramento del saldo primario e alla sostenibilità delle finanze pubbliche, elementi chiave per mantenere la fiducia dei mercati e sostenere lo sviluppo economico del Paese.