I parlamentari del Movimento 5 Stelle avvertono che se non si ferma la guerra in Ucraina si favorisce la Russia
In un momento di crescente tensione sul fronte ucraino, i parlamentari del Movimento 5 Stelle (M5S) hanno lanciato un forte appello per la cessazione immediata del conflitto, sottolineando come ogni prolungamento della guerra favorisca esclusivamente gli interessi del presidente russo Vladimir Putin e rappresenti un grave danno per l’Ucraina. Ecco le loro parole.
M5S: “La guerra va fermata subito per non favorire Putin”
L’intensificarsi degli attacchi aerei russi e l’avanzata delle truppe su molteplici fronti sono un chiaro segnale che il conflitto si sta aggravando. Secondo i parlamentari M5S delle commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato, il perdurare delle ostilità è una strategia che non potrà mai portare a una vittoria militare definitiva. “Tre anni di guerra dimostrano che Putin non si ferma con la forza e con le minacce, né con nuove armi o ulteriori sanzioni, come invece Europa e Nato sembrano ancora credere”, hanno dichiarato.
Per il Movimento, l’unica via possibile è la pace, anche se questa, a causa del fallimento della strategia bellicista finora adottata, non potrà essere “giusta ed equa come poteva essere tre anni fa”. Tuttavia, la pace rimane preferibile a una “resa incondizionata” che rischierebbe di diventare inevitabile se il conflitto dovesse proseguire.
La necessità di un negoziato realistico e paziente
I rappresentanti M5S hanno ribadito la necessità di insistere sui negoziati con “realismo, obiettività e pazienza”, evitando provocazioni militari e verbali che, al contrario, “non fanno che avvantaggiare chi sta vincendo la guerra e ha interesse a tirarla per le lunghe”. Il riferimento è chiaro: il Cremlino di Putin utilizza la diplomazia come strumento di pressione, come dimostrato dal recente tira e molla nei colloqui di Istanbul e dalla strategia di attendismo verso le mosse della Casa Bianca.
Il conflitto in Ucraina, iniziato nel febbraio 2022 con l’invasione russa, ha profondamente destabilizzato l’area, causando migliaia di vittime e devastazioni su vasta scala. Nonostante la resistenza ucraina e il sostegno internazionale, le trattative di pace rimangono bloccate, mentre la Russia continua a consolidare il controllo su territori occupati, rendendo il negoziato sempre più complesso.