Giuseppe Conte, presidente del M5S, ha espresso forti critiche alle azioni israeliane a Gaza, definendole uno sterminio sistematico. Ha descritto Netanyahu come un “pazzo criminale” e denunciato la reazione “scriteriata” di Israele
Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 Stelle, ha rilasciato dichiarazioni forti e controverse riguardo alla situazione attuale in Medio Oriente, focalizzandosi in particolare sull’operato del governo israeliano guidato da Benjamin Netanyahu. Intervenendo nel programma “L’Aria che tira” su La 7, Conte ha descritto le azioni di Israele a Gaza come un “sistematico sterminio“ dei palestinesi, esprimendo il suo sgomento di fronte alla crescente violenza in corso.
La gravità della situazione a Gaza
Il leader politico ha esaminato i recenti eventi, in particolare l’attacco del 7 ottobre. Ha sottolineato che, sebbene le vittime israeliane meritino il rispetto e il ricordo, non si può ignorare il dramma umanitario che colpisce la popolazione palestinese. “Non ho mai usato il termine genocidio, ma come possiamo definire ciò che avviene a Gaza se non in questi termini?” ha affermato Conte, evidenziando la necessità di un approccio più equilibrato e umano da parte della comunità internazionale.
Netanyahu e la strategia militare di Israele
Conte ha quindi definito Netanyahu un “pazzo criminale“, un’affermazione che riflette non solo la sua posizione personale, ma anche la crescente frustrazione di molti leader europei riguardo alla strategia militare di Israele. Secondo Conte, le azioni israeliane non solo danneggiano la causa palestinese, ma mettono a repentaglio anche la legittimità dello stato di Israele stesso. Ha parlato di una “reazione incontrollata” e “scriteriata” da parte di Israele, che sta alimentando un ciclo di violenza senza fine.
Critiche a Hamas e la complessità del conflitto
Inoltre, Conte non ha risparmiato critiche a Hamas, definendoli “terroristi folli e scriteriati“. Questa posizione, sebbene controversa, evidenzia la complessità del conflitto israelo-palestinese, dove le responsabilità sono diffuse e le strade verso la pace sembrano sempre più intricate. La richiesta di un minuto di silenzio per le vittime di Gaza, avanzata dal suo partito, riflette un tentativo di sensibilizzare l’opinione pubblica italiana su una crisi che, secondo Conte, non può essere ignorata.
La situazione attuale richiede un dialogo aperto e onesto, e le parole di Conte potrebbero risuonare come un campanello d’allarme per una riflessione più profonda sulle politiche attuali e sul futuro della regione. In un momento in cui la comunità internazionale è chiamata a intervenire con urgenza, è fondamentale affrontare queste tematiche con serietà e responsabilità.