A Bruxelles, Giuseppe Conte, ha espresso una forte critica riguardo alla direzione attuale dell’economia europea e mondiale: le sue parole
Nel suo intervento all’evento organizzato al Parlamento europeo di Bruxelles dal titolo: “Le condizioni economiche per la pace”, il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha dichiarato che stiamo vivendo una transizione cruciale: “Stiamo passando dal Green Deal al Military Deal“. Ha citato come esempio la Germania, dove stabilimenti industriali che un tempo producevano automobili ora sono destinati a fabbricare carri armati. Questa trasformazione, secondo il politico italiano, potrebbe far crescere il PIL, ma non più secondo un modello sociale sostenibile, bensì su una economia di guerra.
L’allarme di Conte
Conte ha sottolineato le implicazioni di questa scelta: se invece di sostenere la transizione energetica e ambientale con strumenti come il debito comune europeo, si continua a puntare su un’economia basata su spese militari crescenti e conflitti, si finirà inevitabilmente per dover ristrutturare di nuovo il sistema industriale dopo pochi anni. Inoltre, ha avvertito che questa escalation militare, fatta di minacce e contro-minacce, rischia di portare alla guerra, anche solo per un incidente, e ha messo in dubbio la sostenibilità di giustificare tali investimenti se le minacce non si concretizzassero.
Il contesto europeo e il ruolo del Parlamento europeo
L’evento si è svolto nel cuore delle istituzioni europee, nel Parlamento europeo, la principale assemblea legislativa dell’Unione con sede a Strasburgo e Bruxelles, che rappresenta direttamente i cittadini UE attraverso i suoi 720 deputati eletti a suffragio universale. Il Parlamento gioca un ruolo cruciale nel definire le politiche europee, inclusi i temi della difesa, della sicurezza e della transizione economica e ambientale.
Le parole di Conte risuonano in un momento in cui l’UE sta affrontando sfide complesse tra sostenibilità ambientale, sicurezza militare e coesione politica interna. Il dibattito sulle priorità economiche e strategiche del continente è dunque più attuale che mai, con un’attenzione crescente verso i rischi di una militarizzazione dell’economia europea che, secondo la linea del leader de 5 Stelle, potrebbe mettere a repentaglio la pace e la stabilità.