Giuseppe Conte ha criticato aspramente il piano di riaro del governo attaccando la premier Giorgia Meloni
Il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha duramente criticato la politica della premier Giorgia Meloni in materia di spesa militare, denunciando un cambio di paradigma che, a suo avviso, sta trasformando l’Italia da “Stato sociale” a “Stato militare”. Il riferimento è all’aumento significativo del budget destinato al riarmo, con una previsione di spesa che potrebbe raggiungere i 100 miliardi di euro, a fronte di tagli a settori fondamentali come sanità, scuola e ricerca, e di un incremento fiscale.
Le accuse sul riarmo e le priorità nazionali
Nel suo intervento su X, l’ex presidente del Consiglio ha pubblicato anche una foto che ritrae l’incontro tra la premier Meloni e il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, sottolineando come quest’ultimo rappresenti oggi l’interlocutore principale del governo italiano per la definizione della strategia di difesa. Conte ha evidenziato come, rispetto a cinque anni fa quando l’Italia ottenne con il Recovery Fund risorse per 209 miliardi destinate alla ripresa economica e sociale, oggi si stia assistendo a una svolta epocale, con l’Italia che rinuncia a investimenti sociali per incrementare massicciamente la spesa militare.
“È pura follia aumentare fino a 100 miliardi le spese militari mentre si taglia su sanità, scuola, ricerca e si aumentano le tasse”, ha scritto Conte, denunciando un vicolo cieco in cui si trova il Paese, impegnato in una strategia di armi e guerra prolungata, in linea con le scelte adottate dagli Stati Uniti e dall’Europa.
Il contesto politico e le posizioni di Conte e Meloni
In questo quadro, la contrapposizione tra Conte e Meloni rappresenta la dialettica tra due visioni opposte del futuro dell’Italia: da un lato, un modello di Stato sociale che protegge e investe nelle politiche pubbliche; dall’altro, un modello che dà priorità alla difesa e alla sicurezza nazionale attraverso una spesa militare senza precedenti.