La Russia ha deciso di espellere due diplomatici romeni in risposta a una misura simile di Bucarest: la vicenda
Il Ministero degli Esteri russo ha annunciato l’intenzione di espellere due diplomatici romeni in risposta a una misura simile adottata da Bucarest nel mese di marzo. Secondo l’agenzia di stampa russa Tass, i diplomatici dichiarati “persona non grata” sono l’addetto militare romeno in Russia e il suo vice. Questa decisione si colloca all’interno di un contesto di crescente tensione geopolitica tra Mosca e Bucarest, accentuata dalle recenti dinamiche in Europa orientale.
Le origini della tensione
La crisi diplomatica ha avuto inizio nel marzo 2025, quando la Romania ha espulso l’addetto militare della Federazione Russa a Bucarest, insieme al suo vice. Le autorità romene hanno giustificato questa azione con l’accusa che i due diplomatici stessero svolgendo attività contrarie alla Convenzione di Vienna del 1961, che regola le relazioni diplomatiche tra gli Stati. Sebbene le accuse specifiche non siano state rese pubbliche, si sospetta che possano riguardare spionaggio o interferenze nelle questioni interne della Romania.
Reazioni internazionali e implicazioni
L’espulsione dei diplomatici romeni da parte di Mosca potrebbe avere ripercussioni significative sul già fragile equilibrio delle relazioni tra Russia e Paesi dell’Europa orientale. Negli ultimi anni, le tensioni sono aumentate a causa dell’invasione russa dell’Ucraina e delle successive sanzioni occidentali. Le misure di ritorsione, come quelle appena annunciate, sono spesso considerate un modo per rafforzare il nazionalismo interno e distogliere l’attenzione da problemi economici e sociali.
Gli esperti sottolineano che tali azioni diplomatiche possono anche complicare ulteriormente i dialoghi su questioni regionali, come la sicurezza energetica e la cooperazione militare. La Romania, in quanto membro della NATO e dell’Unione Europea, ha un ruolo strategico nell’architettura di sicurezza europea, e le sue relazioni con la Russia sono monitorate attentamente da altri Stati membri.